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I mostri del cinema che violentarono Maria

Creato il 24 settembre 2013 da Tabulerase

maria schneiderIo l’Ultimo Tango a Parigi non l’ho mai visto. Ne ho sentito parlare spesso. Scandaloso, ma genialmente trasgressivo per i tempi in cui fu girato. Così ne parlano. Film cult, lo definiscono. Prodotto, appunto, del genio di due mostri sacri del cinema, Bernardo Bertolucci e Marlon Brando. Di film cult ne ho visti e amati tanti, l’Ultimo Tango invece non mi mai attirato. Le immagini del vecchio marpione e la giovane fanciulla mi provocavano un senso di repulsione, meglio dire antipatia verso il marpione, pena per la fanciulla.
“E’ un’opera d’arte”, mi disse un amico tempo fa aggiungendo “e tu sei una bigotta”… sarà…

Le dichiarazioni recenti del regista-mostro-sacro rilevatrici sull’antefatto della famosissima “scena del burro” (quella in cui Maria Schneider viene sodomizzata da Brando), rese note senza lo scandalo e l’indignato clamore che meritavano, hanno alimentato la repulsione, il ribrezzo, il disgusto e la pena.

Per chi non le ha lette ne riporto uno stralcio:
“L’idea è venuta a me e a Brando mentre facevamo colazione . A un certo punto lui ha cominciato a spalmare il burro su una baguette, subito ci siamo dati un’occhiata complice. Abbiamo deciso di non dire niente a Maria per avere una reazione più realistica, non di attrice ma di giovane donna. Lei piange, urla, si sente ferita. E in qualche modo è stata ferita perché non le avevo detto che ci sarebbe stata la scena di sodomia e questa ferita è stata utile al film. Non credo che avrebbe reagito in questo modo se l’avesse saputo”.

Disgusto, ribrezzo, repulsione.

Due uomini che al bar organizzano una sorpresina per la fanciulla ignara, per farla piangere veramente, per farla soffrire veramente, per umiliarla veramente. Gli orchi e l’indifesa che tanto è una attrice… Che schifo!
E che rabbia pensare alla ventenne , sicuramente piena di sogni, sicuramente lusingata di lavorare con quelle stelle di prima grandezza, che, all’improvviso, subisce la violenza. Si, la violenza! Tanto per avere “una reazione più realistica”…

Se non fosse stato Bertolucci chissà che clamore, invece, le dichiarazioni sono state riportate con l’attenuante della giustificazione artistica.

Maria Schneider è morta nel 2011, non ha fatto in tempo ad assistere all’outing artistico del mostro sacro.
Donne, arrabbiamoci noi per lei!


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