L'albo si apre con un episodio interlocutorio che, dopo una chiacchierata tra il Ciclope adulto e la giovane Jean Grey, introduce la prossima minaccia per il team di giovani mutanti. Purtroppo è solo l'ennesimo tassello della gestione caotica e inconcludente di Brian M. Bendis, che rende poca giustizia alla ricchezza dei personaggi: persino i dialoghi, da sempre tra i punti di forza dello scrittore, paiono artificiosi e poco brillanti. Nella storia, la versione di Hank Mc Coy (la Bestia) proveniente dal passato continua a fare schemi degli eventi sulla lavagna, cercando di trovare il bandolo della matassa: sembra quasi rappresentare lo stesso Bendis, perso tra una saga stellare e un ingarbugliamento temporale. Si salvano i disegni ipercinetici dell'ottimo Stuart Immonen, bravo anche nella resa delle scene dialogate.
A seguire, le avventure del team tutto femminile di X-Men, di cui Brian Wood finora non è riuscito a imbastire trame realmente intriganti.
Dispiace, in chiusura, doversi congedare da X-Men Legacy. Pur nell'eccessiva complessità sia delle trame di Si Spurrier che dei disegni di Tan Heng Huat, la serie ha saputo analizzare efficacemente il tema delle tante personalità racchiuse in un'unica mente. Nell'ultimo episodio David Haller (Legione) deve affrontare il fardello di portare l'eredità di Charles Xavier, unito alla responsabilità legata all'avere poteri troppo grandi. Il finale, forse l'unico possibile, lascia volutamente l'amaro in bocca.
Abbiamo parlato di:
I nuovissimi X-Men#19
Brian M. Bendis, Stuart Immonen, Brian Wood, Phil Briones, Matteo Buffagni, Gerardo Sandoval, Simon Spurrier, Tan Heng Huat
Traduzione di Fabio Gamberini
Panini Comics, gennaio 2015
80 pagine, spillato, colore - € 3,50
ISBN: 9 772282 453904 40019