Oltre mille Comuni lombardi, senza contare Milano, hanno previsto complessivamente 450 milioni di mq di costruzioni, più dell’estensione della stessa Lombardia (nemmeno 24mila kmq). Il Pd, con Patto Civico, vuole arrivare a un documento il più possibile condiviso puntando su alcune dichiarazioni del centrodestra. I Pgt però provengono dalla deregolamentazione urbanistica che si è consolidata nei Pgt comunali, atti troppo arbitrari e tanto più pericolosi perché compiuti da giunte e maggioranze comunali fortissime, figlie della legge elettorale di Mario Segni, che cancella l’opposizione, rafforza in modo spropositato il potere dell’esecutivo locale e impedisce qualunque mediazione politica negli amministrativi comunali. Le province dello stesso colore avallano, coordinano e benedicono. Contro una follia amministrativa simile si può solo lottare. Il consumo di suolo non solo danneggia l’ambiente e la salute, ma devia risorse economiche che sarebbero preziosissime per le ristrutturazioni private e pubbliche nei centri abitati e per investimenti di ristrutturazione nell’edilizia residenziale pubblica, senza ampliare e nello stesso tempo svuotare i paesi lombardi. Occorre un’inversione di tendenza, una svolta culturale forte unita a iniziative di lotta e contropotere e invece il centrosinistra tratta. Che cosa? L’ampliamento della Lombardia stessa? Bisognerà rifare la cartina geografica.
Suolo, Alloni (PD) e Castellano (Patto Civico): “Si parta subito bloccando il consumo di 450 milioni di metri quadri previsti nei Pgt approvati”
“La macchina è finalmente partita. Dopo mesi di stallo, la Commissione Territorio del Consiglio regionale oggi ha iniziato il processo di discussione che porterà all’approvazione del progetto di legge per il contrasto del consumo di suolo. Documento che ci auguriamo sia il più condiviso possibile”. Lo dichiarano con soddisfazione Agostino Alloni (PD) e Lucia Castellano (Patto Civico) a margine dell’audizione dell’assessore regionale al territorio Viviana Beccalossi intervenuta questo pomeriggio in Commissione per presentare il progetto di legge della Giunta che va ad aggiungersi a quello a firma Pd e Patto Civico.
“Ora che l’iter è ufficialmente avviato si potranno confrontare le posizioni delle forze politiche che a parole sono spesso coincidenti ma che poi non si rispecchiano nei fatti. Abbiamo dato il nostro contributo, frutto di consultazioni approfondite e di riflessioni con esperti del settore, che si pone l’obiettivo di mettere un freno all’urbanizzazione dei terreni agricoli e naturali introducendo concetti come la programmazione di area vasta, la compensazione preventiva, l’utilizzo in via prioritaria delle aree dismesse, abbandonate e degradate e l’introduzione delle soglie percentuali massime di consumo di suolo”.
“Non si può pensare di scrivere una legge sul contrasto al consumo di suolo senza partire dal problema dei cosiddetti residui” continua Alloni che spiega: “attualmente si prevede nei Pgt di 1186 comuni, escluso Milano, di rendere terreno edificato ben 450 milioni di metri quadrati di territorio lombardo. Questo è legato alla libertà di programmazione che lascia la normativa regionale vigente che decentra tutte le decisioni insediative al singolo comune, anche quando queste hanno evidenti impatti negativi in termini di traffico ed inquinamento sui comuni confinanti”. Ed è proprio su questo che punta il dito il consigliere Alloni: “Autorizzare grandi insediamenti come centri commerciali, poli logistici o altro, è una scelta che deve coinvolgere l’ambito territoriale e non solo il singolo Comune. Sarà nostro compito far passare il concetto di programmazione di area vasta, al quale al momento la Giunta non fa alcun riferimento nel proprio testo. Noi riteniamo che forme di pianificazione e programmazione associata sono essenziali in una regione dove più del 70% dei comuni è sotto la soglia dei 5.000 abitanti e dove molti hanno difficoltà da soli a sviluppare tutto quanto la legge prevede per il PGT”.
Milano, 6 marzo 2014
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