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I pilastri della salute e la rete di interconnessioni, un tentativo di visione onnicomprensiva dei meccanismi di salute e di malattia

Creato il 17 aprile 2015 da Corradopenna
Ho finalmente ultimato questo lavoro che potete leggere per intero sul nuovo sitohttp://ipilastridellasalute.blogspot.com/
Riporto qui di seguito disclaimer (dichiarazione di non responsabilità) ed il primo paragrafo. Sebbene qualche lieve modifica ed integrazione sia sempre prevedibile (di cose nuove se ne scoprono ogni giorno), il lavoro è sostanzialmente completato, ed a breve sarà disponibile anche in versione pdf.

Dichiarazione di non responsabilità (disclaimer)

Quanto trovate scritto qui sotto non costituisce in nessun caso una indicazione terapeutica. La lettura delle seguenti informazioni non può sostituire un processo di diagnosi e di valutazione accurata dello stato di salute da parte di uno o più medici di base o medici specialisti. Chi scrive è convinto che non esiste la malattia bensì il malato, ovvero che non esistono rimedi sempre uguali per la stessa malattia, ma percorsi di cura differenziati in base alle caratteristiche peculiari del singolo malato. Qui di seguito trovate semplicemente informazioni, in base alle quali potete rivolgervi presso un professionista qualificato (medico, odontoiatra, naturopata, nutrizionista, osteopata) avendo voi stessi, si spera, una maggior conoscenza di causa. Un paziente informato, secondo chi scrive, ha delle possibilità molto maggiori di guarigione, anche perché (è ben noto) due professionisti con la stessa specializzazione spesso danno della stessa sintomatologia (e delle stesse analisi di laboratorio) o un’interpretazione differente, oppure a parità di interpretazione consigliano due percorsi terapeutici molto differenti.


 I pilastri della salute e la rete di interconnessioni 
Immaginate una costruzione che deve la propria solidità a 9 pilastri e 5 travi portanti, e che a un certo punto ha un cedimento strutturale. Immaginiamo pure che tale cedimento strutturale avvenga in una zona dell’edificio prossima al pilastro numero 9; e immaginiamo pure che ispezionando il pilastro numero 9 si scopra che tale pilastro è danneggiato. Pensate forse che il risultato dell’ispezione sia sufficiente per potere concludere che il pilastro 9 sia la sola causa del cedimento strutturale? E se fosse danneggiata anche una trave portante che poggia sul pilastro 9? E se fosse danneggiato anche un pilastro vicino, la cui condizione è corresponsabile del danno a quella zona dell’edificio?

Ecco, questo potrebbe essere modello, molto semplificato, del corpo umano, la cui stabilità (la condizione di salute) si basa proprio sulla solidità di un certo insieme di “pilastri” e “travi portanti”. In tal caso il cedimento (la condizione di malattia) di un determinato organo o tessuto, non può così facilmente essere imputato solo al danneggiamento di uno dei “pilastri” della salute. Il corpo umano in realtà è molto più complesso di una semplice costruzione dal momento che abbiamo anche il sistema sanguigno e quello linfatico, sanguigni che portano sostanze in giro per tutti gli organi e tessuti, in maniera tale che “messaggi” chimici mettono in comunicazione punti anche distanti del corpo stesso. Similmente ci sono messaggi, stimoli elettrici che percorrono l’intero corpo, e ci sono sollecitazioni meccaniche dell’apparato osseo che hanno notevoli ripercussioni sul funzionamento dell’intero organismo. La medicina tradizionale cinese ha da millenni studiato alcune “strade” che collegano tra di loro alcuni punti nevralgici (punti di agopuntura o digitopressione), determinati organi, determinati denti; studi moderni hanno verificato una differenza di conducibilità elettrica lungo il percorso di tali meridiani. Adesso esistono persino apparecchi computerizzati (non certo molto noti né molto diffusi) che, misurando la resistività lungo alcuni meridiani energetici, verificano la presenza di un eccesso o una carenza di tensione sui meridiani stessi in modo da pervenire più facilmente ad una diagnosi dello stato energetico dell’organismo e quindi delle cause delle malattie. L’organismo è un insieme di più parti che sono molteplicemente intercorrelate, il suo funzionamento è basato su di una rete di interconnessioni, per cui a volte è davvero difficile isolare una semplice causa di una patologia, di un disturbo, di uno squilibro fisico e psichico. Molte volte bisogna considerare non solo un certo numero di concause, ma un intreccio di cause, e l’intreccio è qualcosa di più, di differente dalla semplice somma delle singole cause. Un’altra maniera di visualizzare questa situazione di multifattorialità (già usata da Lorenzo Acerra) è quella di un lottatore esperto nelle arti marziali che viene affrontato da un solo nemico, che riesce a tenere benissimo a bada. Poi entra in campo un secondo avversario, ed il lottatore riesce a tenere a bada anche questo, sebbene inizia ad essere più provato, più affaticato, a sprecare troppe risorse per fare fronte alla nuova situazione. Quindi entra in campo un terzo avversario, che lo tiene impegnato anche su un nuovo fronte, ed ecco che il nostro esperto di arti marziali deve finalmente adottare un compromesso che a noi sembra un disturbo di salute. Il nostro corpo è dotato di sistemi di regolazione e di sistemi di auto guarigione, che riescono a volte a fare fronte a diversi “assalti”, ripristinando l’equilibrio, ma poi l’ennesimo fattore negativo, come la classica goccia che fa traboccare il vaso, scatena una condizione patologica. Quest’ultimo fattore negativo che grava sull’equilibrio del nostro corpo, essendo l’ultimo in ordine di tempo, viene facilmente scambiato per la causa della malattia, cosa che spesso non è. Anni fa, facendo un po’ di esercizi alla sbarra restati bloccato, con la spalla dolorante a causa di una infiammazione al legamento, sviluppando un problema che, seppur rientrato con un poco di riposo (e di estratto di artiglio del diavolo), mi perseguitò in maniera più o meno fastidiosa, con periodico riacutizzarsi, per una decina d’anni, rendendomi difficili alcuni movimenti, come quello di pulirmi la schiena. Poi d’improvviso, facendo una iniezione di procaina in corrispondenza del sito di estrazione del molare, il fastidio quasi scomparve (la procaina è una sostanza anestetica che ha il “miracoloso” effetto di neutralizzare, a volte in maniera permanente, i problemi causati da diversi tipi di focalità legate ai denti e/o alle cicatrici, della cui natura discuteremo più in dettaglio più avanti nel presente testo). Con il senno di poi posso affermare che non fu necessariamente lo stress dell’esercizio alla sbarra a causare l’infiammazione (l’ultimo fattore negativo in ordine di tempo che si era presentato a livello dell’articolazione), ma un “focus dentale” che aveva pesantemente condizionato lo stato di salute della spalla, la quale poi cedette al momento in cui la sottoposi ad uno sforzo di una certa entità. Anche la filosofia della osteopatia (forma di “medicina complementare” ideata dal medico chirurgo Andrew Taylor Still, che usa particolari manovre di manipolazione di muscoli organi e articolazioni, stimolando anche il corretto scambio di fluidi all’interno dell’organismo) si basa su principi fondamentali molto simili a quelli appena enunciati, per esempio: L'essere umano è un'unità dinamica di funzioni e Il corpo possiede dei meccanismi di autoregolazione e auto guarigione. Secondo tale disciplina, per esempio, le tecniche di manipolazione articolari, craniali e viscerali dell’osteopatia possono aiutare anche a riequilibrare la psiche. Per esempio è vero che la postura è influenzata dalla psiche, ma è vero anche il contrario, ovvero che riequilibrio della postura si può riequilibrare la psiche. È la stessa storia del sorriso e della serenità. Se non si è sereni non si sorride, ma a volte sforzandosi a sorridere, a focalizzarsi su di un pensiero positivo, si fa un passo avanti nella direzione di una maggiore serenità. In effetti il concetto di trasformare il circolo vizioso in un circolo virtuoso è fondamentale in queste ed in altre situazioni. Se la medicina allopatica (la medicina “ortodossa” ovvero quella “ufficiale”) ha il grosso difetto di essere così specializzata da non vedere la rete di interconnessioni suesposta, spesso anche la medicina naturale (naturopatia, omeopatia, erboristeria, etc.) appare un po’ dimentica dell’importanza di alcune delle “colonne e travi portanti” della salute del nostro organismo. Sono ben pochi, purtroppo, i medici a conoscenza del fatto che una condizione patologica detta disbiosi intestinale possa essere causa non solo di disturbi gastro-intestinali (reflusso, gastrite, ulcera), ma anche di autismo, disturbi dell’apprendimento, depressione e altre malattie mentali, sclerosi multipla; sono pochi i medici consapevoli che alla disbiosi spesso si accompagna la presenza di vermi parassiti (intestinali e non solo) la quale può essere concausa delle condizioni su elencate, ma anche di ansia, aggressività, autolesionismo, anemia, fibromi algia, etc. Sono pochi i medici che conoscono a fondo il rapporto tra alimentazione e salute, in quanto la scienza dell’alimentazione nelle università di medicina al giorno d’oggi una materia facoltativa; i naturopati e gli omeopati in genere conoscono un po’ meglio tale questione, ma pochi osano suggerire la possibilità di tornare alla dieta dei nostri antenati, che non conoscevano ancora né il riso né la pasta, ad una dieta che, in maniera del tutto naturale, può curare la disbiosi intestinale ed anche la parassitosi. E se al giorno d’oggi inizia ad esserci un po’ più di informazione su diete crudiste, fruttariane, o “paleo” (abbreviazione di paleolitica), tutte diete senza cereali, ben poche persone, sia medici che pazienti, sono sfiorate dal dubbio che un dente devitalizzato (che non essendo più vitale rappresenta per l’appunto un tessuto morto lasciato a marcire dentro una mascella ancora viva, una sorta di potenziale cancrena) possa creare malattie croniche, autoimmuni, degenerative, per non parlare delle cavitazioni che spesso si creano in corrispondenza di un dente estratto male, ovvero lasciando il legamento parodontale dentro la mandibola. Precisiamo subito che ben pochi dentisti rimuovono tale legamento (operazione per altro molto rapida ed indolore, che si esegue con una breve fresatura) lasciando così un tessuto morto dentro un osso vivo che si richiude inglobandolo (un’altra cancrena potenziale che a lungo andare può causare infezione dell’osso). Molti rapporti causali tra denti e malattie sono ampiamente ignorati al giorno d’oggi, mentre solo 70 o 100 anni fa erano ben noti e studiati. Ogni dente è collegato ad un ben preciso meridiano energetico ed a precisi organi o tessuti, il che aiuta a spiegare come un problema ad un particolare dente possa causare una precisa malattia ad un certo organo o tessuto. Altro problema spesso ignorato o sottovalutato è quello della malocclusione, la chiusura imperfetta dell’arcata dentale superiore contro quella inferiore, che si può presentare a causa di problemi ortodontici, denti mancanti, otturazioni imprecise e che può causare tra l’altro emicrania, mal di schiena, ansia, disturbi psichici, aritmia, tachicardia, ernia. Più note sono le relazioni tra malattia ed intossicazione da metalli pesanti (alluminio, mercurio, piombo, etc.) ed ultimamente si fa un gran parlare della psicosomatica, della psico-neuro-endocrino-immunologia, ovvero dei rapporti tra psiche, sistema neurologico, sistema endocrino, sistema immunitario, ma pochi si spingono fino a sospettare che persino il cancro possa essere causato (o con-causato) da un forte shock psicologico. Che dire invece della respirazione? Sono pochi, persino nell’ambito della medicina “alternativa” o della naturopatia i medici che puntano sull’importanza di una corretta respirazione, nonostante il lavoro pionieristico del dottor Buteyko, il quale dimostrò che asma, glaucoma, problemi di pressione ed altri disturbi ancora possono essere curati (o quanto meno fortemente mitigati) con dei semplici esercizi di respirazione che correggono la cattiva abitudine all’iperventilazione. La respirazione serve a fornire ossigeno a tutti i nostri organi e tessuti, e l’ossigeno serve alla produzione di energia; una cattiva respirazione significa una cattiva resa energetica ad ogni livello. Quello che spesso manca però è una visione d’insieme, l’abitudine di guardare a 360 gradi indagando la consistenza di tutti i “pilastri della salute” e le interconnessioni che esistono tra i vari sistemi del corpo umano, che generano un’intricata rete di interrelazioni e retroazioni. Sono pochi ad esempio i medici olistici che per prima cosa mandano il paziente da un dentista di fiducia che indaga sui denti devitalizzati, le cavitazioni e otturazioni in amalgama (di mercurio!) ed altri problemi di sua competenza, operando una bonifica di tale situazione, quindi intervengono con dieta, digiuno, rimedi erboristici e omeopatici, neural-terapia (iniezioni di procaina), osteopatia, fisioterapia etc. I più bravi, oltre a riconoscere l’importanza dei focus dentali e dei focus da cicatrici (anche piercing e tatuaggi in quest’ottica sono dei possibili focus, dal momento che possono essere posti su punti e circuiti nevralgici del sistema dei meridiani energetici) sono esperti anche nel riconoscere il segno delle problematiche di natura psicologica che si riflettono sulla salute. Per fare un esempio è pur vero che un fattore stressante, come una crisi di rabbia, un lutto o qualsiasi altro evento spiacevole può causare un attacco (o un’aggravarsi) di una forma di dermatite, ma non tutti quelli che sono sottoposti a fattori ugualmente stressanti soffrono di dermatite. Presumibilmente queste cose capitano solo a chi soffre di disbiosi intestinale (carenza di batteri benefici e proliferazione di quelli patogeni e dei lieviti del genere Candida). Si può quindi in maniera semplicistica incolpare lo stress della patologia in questione? Non necessariamente, dal momento che il terzo molare (o dente del giudizio) è in relazione con l’intestino tenue, un problema a tale dente (dente rimasto incluso del tutto o parzialmente nell’osso mandibolare, cavitazione in corrispondenza del dente estratto, residuo radicolare, dente devitalizzato) può inficiare il funzionamento dell’intestino e quindi concorrere al problema. Similmente può concorrere la presenza di mercurio nel corpo (che riduce la capacità del corpo di smaltire le tossine e che danneggia i batteri benefici causando disbiosi). Ma possiamo escludere che una malocclusione faccia la sua parte? O che una cicatrice all’addome possa avere un effetto focale? E se il paziente ha subito in passato una rimozione dell’appendice? Senza dimenticare il fatto che gli altri il primo ed il secondo molare sono in relazione con l’intestino crasso (colon e retto). Riepilogando siamo riusciti, facendo una breve panoramica, ad individuare diversi pilastri su cui si fonda la nostra salute, e che possono di converso diventare le cause profonde della nostra malattia se manifestano qualche tipo di danno, di cedimento, di squilibrio. Qui di seguito un breve elenco che include anche qualche elemento in più ma che, ciò nonostante, non è necessariamente esaustivo:
   o L’intestino. L’apparato digerente è di centrale importanza, in quanto al suo interno (se tutto procede correttamente) dal cibo vengono estratte tutte le sostanze nutrienti. Se invece il processo digestivo non funziona bene o se il cibo in esso introdotto non è adeguato ai nostri bisogni nutrizionali, si pongono le basi per moltissime malattie. La carenza di batteri benefici e la proliferazione di agenti patogeni, unicellulari e pluricellulari (vermi parassiti), ovvero la condizione di disbiosi/parassitosi può essere la causa profonda di molti disturbi e malattie, anche croniche e infiammatorie. La disbiosi/parassitosi può anche essere causa di intolleranze ed allergie, le quali a loro volta possono generare disturbi più o meno gravi. La carenza dei batteri benefici porta a carenze vitaminiche e nutrizionali, le tossine di patogeni e parassiti causano molteplici disturbi. Una cattiva alimentazione e/o una condizione di disbiosi possono portare ad avere nell’intestino incrostazioni di materiale fecale la cui espulsione (tramite clisteri o lavaggio intestinale ayurvedico con acqua e sale detto “shankprakshalan”) accelera il processo di guarigione. È da aggiungere infine che nell’intestino risiede materialmente un “secondo cervello”, ed il fatto che molte sensazioni siano dette “viscerali” non è solo un modo di dire. Lo stresso psicologico colpisce spesso l’intestino, così come una disbiosi intestinale rende spesso psicologicamente fragili, ansiosi, preda di paure. o Il pancreas. È un organo fondamentale per la regolazione del livello di glicemia nel sangue; se viene sottoposto ad uno stress eccessivo che causa picchi di ipoglicemia e di iperglicemia può iniziare a perdere colpi, ma anche la disbiosi e persino i focus dentali possono avere un influsso notevole sul suo funzionamento. 


  o I denti. La salute del corpo si regge su quella di ogni singolo dente, che vi piaccia o no. Di conseguenza denti devitalizzati, denti infetti (granulomi apicali), radici relitte (residui di radici “dimenticate” nel corso di un’estrazione e rimaste nella mandibola), denti del giudizio inclusi nell’osso mandibolare (totalmente o parzialmente), cavitazioni (che più spesso si verificano in corrispondenza del sito di estrazione dei molari, ma che si possono trovare anche in corrispondenza di un dente devitalizzato), e mal occlusione possono produrre una serie incredibile di disturbi e malattie, infiammatorie (artrite reumatoide) croniche e degenerative (sclerosi multipla, tiroidite cancro).
  o L’alimentazione. Impossibile spiegare adeguatamente in poche righe l’importanza di tale fattore. Ricordo solo che l’uomo è l’unico essere vivente che vive di cibi artificialmente processati invece che semplicemente raccolti e mangiati. L’ideale sarebbe andare verso una dieta basata su di alimenti naturali, di cibi poco elaborati, il più possibile crudi; ciò non toglie che durante un processo di cura (fase introduttiva della Dieta dei Carboidrati Specifici) abbia senso anche una dieta a base di soli cibi cotti (e quindi facilmente digeribili da un intestino inizialmente in difficoltà). I primati più simili all’uomo vivono di frutta, verdura, semi, foglie, insetti e raramente (quando sentono delle carenze proteiche) di carne cruda. La cattiva alimentazione è una causa fondamentale di degenerazione dentale, e quando si guastano i denti può succedere tutto quello che è stato appena spiegato.
  o La respirazione. L’iperventilazione (respirare in fretta, senza darsi delle giuste pause) induce una carenza di ossigenazione degli organi e dei tessuti. Questo succede perché il sangue cede ossigeno ai tessuti ed agli organi solo quando c’è un livello sufficientemente alto di anidride carbonica nel sangue. La respirazione yogica, che è poi molto simile alla respirazione Buteyko, permette di operare tanti piccoli miracoli, specie se abbinata ad altri interventi (dietetici in particolare). Ma questo è solo un aspetto della respirazione, fenomeno molto legato anche alla nostra psiche: lo stato d’animo influenza la respirazione così come la respirazione influenza lo stato d’animo. Abituarsi a pratica una respirazione diaframmatica e fare gli esercizi del pranayama (ovvero la respirazione Buteyko) può essere di molto aiuto per ritrovare il nostro equilibrio psico-fisico. 
o La disintossicazione, il fegato ed i reni. Fegato e reni sono organi dedicati alla depurazione, ed una loro “pulizia” permette, riattivandoli, di potenziarne l’efficacia, con grande giovamento dell’organismo tutto. Il fegato è collegato con l’intestino ed il sistema digestivo. Da notare che ciò che non si riesce ad eliminare tramite l’urina o tramite le feci o viene eliminato attraverso la pelle o viene depositato nei tessuti grassi del corpo. La disintossicazione. La capacità dell’organismo di eliminare le tossine presenti nell’ambiente (aria, cibo, acqua) è fondamentale per impedire che tali tossine si accumulino nei nostri tessuti grassi creando grossi problemi; i metalli pesanti ed alcuni prodotti chimici possono creare da soli moltissime patologie. La disbiosi intestinale inibisce le nostre capacità di disintossicazione, al pari dell’accumulo di mercurio; a sua volta se la disintossicazione non funziona a dovere, è possibile che accumuliamo una grande quantità di tossine anche quando non siamo esposti a grandi fonti di inquinamento. Si tratta di un circolo vizioso che occorre interrompere (per esempio con la dieta paleolitica, con la disintossicazione ionica, con il protocollo CD, con il digiuno). Ovviamente un po’ del lavoro di pulizia si svolge attraverso l’intestino, cui il fegato è collegato, e che scarica all’esterno rifiuti e tossine, ed attraverso l sudore (la pelle); in effetti il corpo non riesce ad espellere abbastanza velocemente le tossine attraverso le feci (intestino) e l’urina (reni) viene utilizzato anche l’altro apparato di espulsione, la nostra pelle.
   o Le cicatrici. Non solo le cicatrici, ma anche piercing e tatuaggi, rappresentano dei campi di disturbo da trattare con la neural-terapia (iniezioni di procaina).
   o La psiche. È noto, e confermato dalle recenti ricerche sulla psico-neuro-endocrino-immunologia, che lo stato di benessere o malessere psichico influisce (tramite il sistema nervoso e l’apparato endocrino) sulla condizione di benessere o malessere dell’organismo nella sua totalità, anche perché modula il funzionamento del sistema immunitario. Traumi subiti e non condivisi con altre persone, lutti mai elaborati, problemi caratteriali, eccessiva timidezza, eccessiva aggressività etc., possono essere cause o concause di malattie anche gravi (persino di tumori). Ma fino a che punto la maniera in cui reagiamo ad uno stress psicologico dipende dal nostro carattere e fino a che punto dipende dall’equilibrio della microflora intestinale o dallo stato di salute dei nostri denti? La disbiosi può di per sé causare ansia, l’intolleranza a glutine o caseina (generalmente causata a sua volta dalla disbiosi) può causare persino manifestazioni di vera e propri follia. Lo stesso dicasi dei focus dentali, in particolare denti del giudizio inclusi (ma non solo).
   o L’anima … l’anima? Forse non tutti concorderanno nell’attribuire importanza a questa entità, forse qualcuno non crederà nemmeno all’esistenza dell’anima (o spirito che dir si voglia), ed io stesso non mi sento di sbilanciarmi troppo (l’argomento è un po’ troppo delicato, è difficile avere certezze in questo campo); alcuni naturopati danno ad essa una certa importanza nel processo di guarigione/malattia, e secondo me potrebbe essere il caso di prendere in considerazione anche questo aspetto, ma con le dovute cautele. Ci sono resoconti di persone che riferiscono di essere guarite da problemi di salute affrontando presunti traumi subiti nel corso di precedenti incarnazioni. Ci sono interessanti testimonianze di persone guarite anche grazie alle intenzioni espresse da persone che pregavano per loro manifestando una precisa intenzione focalizzata al risanamento dell’organo o tessuto malato (vedi per esempio quanto descritto nel libro La scienza dell’intenzione di Lynne Mc Taggart), ma è molto difficile in questa sede stabilire fino a che punto ciò possa essere vero. Rischiando di sconfinare in altri campi, ricordo che l’antropologo Carlos Castaneda parlava di entità non fisiche che parassitavano l’anima umana, e non è certo il solo; resto tutti i popoli a torto giudicati “primitivi” da noi progrediti occidentali riteneva reale l’esistenza di entità animiche benevole e malevole. Anche il libro Sciamani di Graham Hancock permette di aprire uno squarcio sul rapporto tra il nostro mondo fisico e quello spirituale. Ma se tutto ciò vi sembra assurdo, vi comprendo bene, anche io in fondo lo ritenevo assurdo quando ero ancora un po’ troppo infarcito della retorica scientista propagandata dai mass-media. Adesso mi sembra molto difficile che tutta la realtà si possa ricondurre al solo piano fisico; se non fosse così del resto non si spiegherebbe come mai su questo pianeta vada sempre tutto sorto, le malattie croniche siano diffusissime, le guerre siano ovunque, povertà fame e miseria siano endemiche … ma anche questo è un discorso che non si può riassumere in poche righe.
La parte restante di questo scritto non solo discuterà in maggiore dettaglio alcuni di questi “pilastri”, ma tratterà anche delle varie possibili interconnessioni (che si realizzano per esempio attraverso il sistema dei meridiani energetici, attraverso il sistema linfatico e quello sanguigno). Ovviamente non sarà mai possibile una trattazione esaustiva, ma si spera di chiarire al lettore almeno gli aspetti fondamentali rimandando poi ad alcuni libri e/o siti di approfondimento tematico. E siccome molti argomenti sono stati sviscerati da ottimi libri di facile reperibilità, mi concentrerò soprattutto su alcune questioni poco conosciute alla maggior parte della gente.

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