Magazine Cinema
Anche se è firmato da uno che ha sempre un po' l'aria da raccomandato come Carlo Virzì ( fratello di Paolo ) autore di un primo film all'acqua di rose assolutamente dimenticabile e che ora con questa sua opera seconda cerca di alzare un po' il tiro infarcendola di massimi sistemi e minimi comuni denominatori, ma soprattutto caricandola abbestia (come direbbero i protagonisti) di nostalgia.
La trama ricorda alla lontana quella del supercult Still crazy: un ritorno sulle scene di una banda seminale del rock italico ( i Pluto, che si chiamano così non per oscure metafore legate all'origine greca del nome ma solo perchè si chiamava così il cane della nonna della bassista) dovuto all'interessamento di uno strano giornalista musicale che si rivela ossessionato da loro, dalla loro musica e dal loro merchandising. Nelle sue intenzioni vuole riunire il gruppo per un ultimo concerto e per fare un dvd intervista sui loro trascorsi dopo aver abbandonato le scene.
Il problema sono i modelli a cui ispirarsi: se il rock internazionalmente è incarnato da gente come i Deep Purple o i Led Zeppelin qui in Italia i modelli puramente rock o hard rock sono ben più modesti. E vanno quindi denudati oltre che mostrati in tutta la loro pochezza.
Ecco perchè un film come I più grandi di tutti suo malgrado assume un'aria più provinciale di quanto vorrebbe,in questo caso livornese a voler essere precisi.
Non che sia un male perchè il lessico è piacevole, la volgarità non viene usata come grimaldello per arrivare alla risata facile e l'atmosfera che si respira è di vera complicità.
Carlo Virzì sa di che cosa parla perchè ha un passato da musicista il fratello Paolo che qui collabora da parte sua è autore di un bellissimo documentario sulla figura di Bobo Rondelli, intitolato L'uomo che aveva picchiato la testa, storia buffa e un po' patetica di una leggenda del rock livornese arrivato puntualmente in ritardo all'appuntamento col successo, quindi il film scorre che è un piacere nella descrizione di un pugno di personaggi che vive a una velocità diversa dal mondo che li circonda.
Loris, il batterista, status da disoccupato cronico,è mantenuto dalla moglie e ha un figlio che mostra di essere molto più maturo di lui, Maurilio, il cantante , vive di espedienti e ha una montagna di debiti, Sabrina è ingabbiata letteralmente in una relazione sentimentale infelice da cui non vede l'ora di fuggire mentre Dario, chitarrista, è l'unico che si è "normalizzato" con un lavoro in fabbrica.
Prima che tornare a suonare è difficile ritornare a stare assieme senza scannarsi.
E comunque bisogna aspettare quasi tutto il film per vederli suonare.
I più grandi di tutti in fondo è un film su persone che avrebbero voluto essere altro e si ritrovano a vivere una vita dopo aver praticamente rimosso dalla memoria tutto il passato.
Volontariamente perchè la vita del rocker è stato un sogno che non si sono potuti permettere.
Se Alessandro Roja ( Loris ) è efficacissimo a caratterizzare un personaggio avulso dalla realtà che lo circonda e anche la Pandolfi risulta credibile dei panni della bassista che non aspettava altro che ritornare al passato, è Marco Cocci, cantante e rocker vero prima di essere attore, che ruba la scena con la sua innata fisicità.
D'altro canto la presenza di Dario Kappa Cappanera è un colpo ben assestato al cuore di chi ricorda la Strana Officina seminale band livornese di heavy metal arrivata più al successo internazionale che a quello nei nostri confini e assurdamente falcidiata dal destino.
Occhio alla performance dei Pluto, chissenefrega se è una messa in scena ( e chi vedrà il film capirà che cosa intendo dire ), in una cornice particolare e orecchio ai testi dei loro pezzi ( " Sputo in faccia al bagnino e gli fotto il pattino").
E come si fa a non farsi scappare la lacrimuccia quando il tuo figliolo vuol diventare batterista come il padre e scrive in un tema che "vuol fare un gruppo rock un bel po'ribelle"?
La ribellione ormai si fa seduti in poltrona e col telecomando , novello scettro del potere, in mano: ci si ribella solo vivendo.
O meglio sopravvivendo.
( VOTO : 7+ / 10 )
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Mike Candys e Plastik Funk le star della quarta edizione della Molo Street Parad...
(@MoloStreetRN) L’evento si fa in 3 con Molo Extreme Beach e Molo Live Parade Il 27 giugno torna a Rimini la grande parata musicale sul porto con 50 dj, 100... Leggere il seguito
Da Giovanni Pirri
CULTURA, MUSICA -
I CASABLANCA presentano il loro nuovo singolo “GELIDO”
Viviamo in un paese distorto e musicalmente dopato, ma la musica non inizia nè finisce qui. Un brano in cui la band si butta ad occhi chiusi e da un senso al... Leggere il seguito
Da Musicstarsblog
CULTURA, MUSICA -
Scalped #06
Vi ricordate tempo fa il pezzo su Spirit?Quello in cui spiegavo ai lettori troppo entusiasti che l'edizione Lineachiara dell'opera di Will Eisner non era affatt... Leggere il seguito
Da Paradisiartificiali
CULTURA, FUMETTI, LIBRI -
Sarusuberi (百日紅, Miss Hokusai)
. Regia: Hara Keiichi. Soggetto: dal manga di Sugiura Hinako. Sceneggiatura: Maruo Miho. Character designer e chief animator Itazu Yoshimi. Background: Ōno... Leggere il seguito
Da Makoto
CINEMA, CULTURA -
I SANTA MARGARET trionfano nella categoria TIM Best New Generation agli MTV...
VINCITORI DELLA CATEGORIA TIM BEST NEW GENERATION AGLI MTV AWARDS 2015 Online il video del nuovo singolo “VOGLIO URLARE I MIEI SOGNI” I SANTA MARGARET... Leggere il seguito
Da Musicstarsblog
CULTURA, MUSICA -
Musica maledetta, maledetta musica
Molto spesso si è parlato di film maledetti, ovvero quei film a cui è legata una qualche maledizione che si è riflessa poi su quei professionisti che a quei fil... Leggere il seguito
Da Frank_romantico
CINEMA, CULTURA