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I post che non vi ho mai detto

Da Flavialtomonte

I post che non vi ho mai dettoè da giorni che cerco di scrivere qualcosa, allora entro sul blog, mi collego, apro un post (la celebre pagina bianca che se avesse una pagina su facebook arriverebbe a novecento novanta nove miliardi di fans, ma ho controllato – risparmianodovi il tempo di andarla a cercare – e non l’ha creata nessuno). La pagina bianca non dispone di alcun tipo di suggerimenti, così i consigli li trovo da me, dentro una giornata, nella mia vita, e a volte anche solo nella mia testa.
Considerando che son tre giorni che mi passo ad aprire il blog, buttarci dentro misere bozze, e lasciarlo navigare beatamente nella rete globale, ho deciso di raccogliere questa semina, e piantarcela dentro un unico post. Prima o poi l’avrei fatto, magari nella forma più ordinata e schematica possibile, ma certamente noiosa alla lettura. Delle volte, penso sia meglio improvvisare, così, in maniera spontanea e genuina.

Un pomeriggio d’agosto ho scritto:
Cominciano tutti così: un pensiero al mattino, una riflessione al pomeriggio, e un gratta-capi alla sera, come un sudoku per esperti di cui l’esperta dovrei essere io.
Vediamo un po’, l’ultima volta che mi son messa a ragionare sulla mia vita è stato il 14 agosto 2011. Cavolo, era l’altro ieri!
A distanza di due giorni, sono allo stesso punto di partenza. Quando dico che non se ne viene a capo neanche con un punto, allora è meglio metterci un po’ di spazio.

Nell’ora di punta di metà luglio riflettevo sul fatto che:
C’hanno detto che siamo noi i fautori del nostro destino.
Io credo di no. Credo che esista qualcosa di stabilito prima ancora di venire al mondo, prima di essere concepiti, prima di sorridere, e prima di avere un nome.
Credo a chi crede che c’è ancora qualcosa a cui credere.

Il fatto di esistere non ci nega la facoltà di decidere, né tanto meno quella di scegliere la strada giusta da seguire. Ciascun esistenza è nutrita da sogni, che sono destinati a realizzarsi oppure no.
Possiamo continuare a fingere per tutta la vita, o a credere che quello che stiamo facendo sia giusto, ma la finzione non sarà ripagata a buon prezzo. Smetterà di esistere, a partire da noi stessi, dai nostri sensi.

In realtà, c’è qualcosa di stabilito, nonostante ci rifiutiamo di credere. Siamo esseri razionali a prescindere. Prescindiamo dalla ragione, e ammazziamo gli impulsi di un cuore che non ha maschere da indossare. Di una maschera che non ha fori da cui respirare e buchi da cui guardare.
(più che riflettere stavo proprio filosofeggiando sulla vita, a volte capita e mi faccio paura!)

I primi giorni di luglio facevo polemiche su:
È una questione di mentalità.
Vaglielo a dire che mentalità non è una malattia. Che siamo in un periodo di crisi mentale, altro che l’economia. Economia di cervelli che anzicché andare in vacanza continuano a produrre e a strabordare.
Vaglielo a dire che bisogna rispettare la fila, gli stop, i pedoni, gli altri, le donne, i bambini, le opinioni, la propria terra e prima ancora, la vita.
Vaglielo a dire che siamo nel 2011, che esiste la telecomunicazione, le videosorveglianza, e tutte quelle parole che terminano per -anza come il dolore de panza.
Vaglielo a dire che esiste la privacy, e prevaricare è indice di scorrettezza.
Vaglielo a dire tu, va, che io sono già in fila per la rivoluzione.
- Mi scusi, a che ora aprono gli sportelli?

Mentre, oggi mi chiedevo:
Cosa si può fare nelle mattinate di settembre?
A volte mi chiedo se esistono varianti a studio/computer/doveri/e chiacchiere varie, e mi accorgo che – in effetti – le varianti non son tante, e pure se fossero non le terremmo in considerazione. In media il tempo degli italiani viene speso per il 60% davanti al computer o alla televisione. Chissà gli americani come se la pavoneggiano.

Se siete arrivati fino alla fine, sono contenta e allo stesso tempo dispiaciuta per il tempo che avete perso a leggere tutto (e niente!). Ma questi sono i post che non vi ho mai detto, e ci tenevo tanto a pubblicarli nella forma meno proclamatoria e più colloquiale.

Che ne dite? Anche a voi capita di conservare post di questo tipo, che non avete il coraggio di pubblicare? :)


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