Dopo mesi di prezzi depressi, il futuro prossimo per i produttori di terre rare sembra assai roseo. Nell’ultimo periodo i prezzi delle terre rare sono rimasti abbastanza stagnanti a causa del calo della domanda mondiale.
Secondo MetalMiner, il calo dei prezzi delle terre rare durante il mese di maggio, è stato causato soprattutto dal calo dei prezzi di ossidi di terbio, europio e disprosio. Il disprosio, utilizzato nei laser, nei magneti e in elettronica, ha accusato una discesa del 17,3%. Al contrario i prezzi di otto metalli sono cresciuti: terbio, ittrio e neodimio (in forma metallica), ossidi di samario, ossidi di praseodimio, ossido di ittrio, ossidi di neodimio e ossidi di lantanio.
Ma questa settimana, un report della Morgan Stanley, ha riportato l’ottimismo in tutto il mercato. La domanda di terre rare dovrebbe risalire del 12% nei mesi a venire. Secondo fonti del settore, sta nascendo un forte interesse da parte di alcuni investitori che pensano che i prezzi siano ormai vicini al fondo.