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I primi acquisti libreschi dell'anno

Creato il 08 gennaio 2012 da Narratore @Narratore74

Sono un drogato… devo accettare questa condizione e cercare di viverla nel migliore dei modi. Non esiste una cura, non posso fare finta di niente e dire "che vuoi che sia, tanto uno in più o uno in meno…". No, non funziona proprio… C'è che utilizza sostanze psicotrope, chi si tracanna Jack Daniels come the freddo, e chi, come me, utilizza le parole stampate come stordente per la mente. Non riesco a stare lontano dalle librerie, il loro richiamo mi ammalia come le sirene di Ulisse, e finisce sempre che cedo e faccio ritorno all'ovile con un paio di tomi nuovi di zecca che vanno a rimpinguare le già strabordanti mensole della libreria. Ma che ci devo fare, non riesco a farne a meno. I libri sono una passione, una vocazione forse, che ho fin da piccolo. Ricordo ancora quando, verso i dodici anni, mia zia mi regalò un pacco con dieci libri (lei sì che la sapeva lunga…) e io non che non riuscivo a credere ai miei occhi. Beh, i tempi sono cambiati, così come i miei gusti, ma la magia dell'aprire un libro, tuffarmici dentro come se non ci fosse un domani e strabiliarmi di fronte alla capacità di un artista nel sapermi coinvolgere, no, quella non è mai cambiata. Affinata forse, ma sempre viva e pulsante. Insomma, tutto questo preambolo solo per rendervi partecipi dei miei ultimi acquisti post festività.
I primi acquisti libreschi dell'anno Si parte con 365 racconti horror per un anno. Quest'antologia l'avevo adocchiata da un po’, senza però mai soffermarmi troppo. Quando l'ho vista, lì, sullo scaffale, è scattato qualcosa e l'ho afferrata senza nemmeno pensarci. Penso che mi divertirà un mondo leggerla… I primi acquisti libreschi dell'anno Il secondo titolo è "Il primo giorno", Rhiannon Frater. Questo libro è un tarlo da qualche mese, al punto che se non lo avessi preso forse avrei avuto seri problemi fisici. Dopo aver partecipato a diversi giveaway in cui lo mettevano in palio, uscendone sempre con il becco asciutto, mi ero creato una tale scimmia che l'avrei acquistato anche se parlasse di teletubbies o my little pony. Poi vi dirò quando l'ho letto… I primi acquisti libreschi dell'anno E adesso veniamo ai due titoli più interessanti. Entrambi di un artista eclettico, indiscutibile, cinico e sprezzante come pochi, dal talento "talentuso", che risponde al nome di Chuck Palahniuk, riportno il titolo di "Cavie" e "Diary". Su questi vorrei spendere qualche parola in più ma preferisco tenermi tutto in serbo per le recensioni che ho già in mente di dedicargli. I primi acquisti libreschi dell'anno Sappiate solo che se non conoscete Palahniuk (davvero non lo conoscete???) dovete assolutamente  rimediare alla lacuna. È un maestro, un uomo che ha la scrittura nel dna, e si vede. Il suo stile è simile ad un polpo: vi avvinghia, vi trascina in un buco nero e profondo e non vi molla più. Non si può non leggere qualcosa di suo almeno una volta nella vita.
Con questo è tutto, con grande felicità del mio libraio di fiducia, e vi saluto rimandandovi alle future recensioni che farò di questi splendidi volumi. Stay tuned amici!

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