Come nota il buon Metilparaben forse gli americani, che considerano il nostro giovane premier “incapace, inefficace, vanitoso, portavoce di Putin, politicamente debole e incline ai party selvaggi”, non sono del tutto idioti. Eppure tacciono, non la danno mica a vedere, tutta questa sfiducia, non fanno niente (perlomeno alla luce del sole) per destabilizzare il governo del Belpaese. La risposta la sappiamo tutti: gli facciamo comodo (e non solo per le basi militari).
Certo, noi facciamo comodo a loro e loro fanno comodo a noi (anche se io non me ne sono accorto), ma il nostro giovane premier, da buon imprenditore, ha fiuto per gli affari, e non disdegna i rapporti (anche stretti) con più compag(i)ni, anche “rivali” tra loro: Stati Uniti, quindi, ma anche il vecchio e caro Putin, nonostante le insistenti battute di Mister B. contro i “comunisti” e le lodi per il “fascismo“.
Zio Sam, dunque, fa buon viso a cattivo gioco, come qualunque amante tradito con troppi scheletri nell’armadio (o interessi in ballo) per chiedere la separazione, e si sfoga con sé stesso lamentando “una relazione straordinariamente stretta fra Vladimir Putin e il primo ministro italiano Silvio Berlusconi, che include «regali generosi», contratti energetici redditizi: Berlusconi «sembra essere il portavoce di Putin» in Europa” e preoccupandosi “per l’intesa tra Eni e Gazprom su Southstream, il mega-gasdotto che collegherà Russia e UE”, tant’è che Hillary Clinton (che di corna se ne intende) ha chiesto alle ambasciate di Roma e Mosca di vigilare particolarmente su eventuali affari “privati” tra i due che potessero inficiare politica ed economia dei rispettivi Paesi. Buongiorno, eh.
Che ci vuoi fare? Quando si ha a che fare con un latin lover (o un “playold“), che «suscita profonda sfiducia», bisogna farsene una ragione se si vuole che continui a concedersi, anche se lo si considera «inetto, vanitoso e incapace (in originale feckless, vain, and ineffective) come leader» e «fisicamente e politicamente debole» poiché le sue «frequenti lunghe nottate e l’inclinazione ai party significano che non si riposa a sufficienza». Ma un amante ferito vede con occhio molto più critico sia l’amato che il rivale, arrivando persino a pensare che «la politica russa sia nelle mani di Valdimir Putin, giudicato un politico di stampo autoritario, il cui stile machista gli consente di collegarsi perfettamente con Silvio Berlusconi». La gelosia è proprio una brutta bestia.
Non so voi, ma io non vedo l’ora che venga a galla tutta la merda sui rapporti tra il nostro giovane premier e quello a cui ha dato la donna.