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I probiotici e la reazione di Herxheimer (die-off)

Creato il 20 agosto 2013 da Corradopenna
In caso di disbiosi intestinale (carenza dei microbi benefici che vivono in simbiosi nel nostro apparato digestivo e proliferazione dei microbi patogeni quali Clostridi, funghi, lieviti come la Candida albicansa) può essere molto utile assumere integratori di fermenti lattici ed altri micro-organismi benefici, sia nella forma di cibo fermentato (crauti, yogurt e kefir) che nella forma di pillole o bustine. Il libro della dottoressa Campbell McBride mostra come gran parte delle malattie diffuse nel nostro mondo moderno siano in un modo o nell’altro correlate a tale condizione patologica che concorre quindi allo sviluppa di problemi cosiddetti mentali, autismo e disturbi dell’apprendimento, sclerosi multipla, lupus eritematoso, eczema, dermatite atopica, artrite, diabete, epilessia, anoressia, bulimia, asma, celiachia, allergie, intolleranze alimentari, tumori, ed ovviamente molte problematiche prettamente digestive.
Nella mia esperienza l’assunzione di probiotici, seppur sempre benefica (purché si scelgano dei prodotti validi), non può svolgere la sua massima azione benefica se non in concomitanza con l’adozione di una dieta (basata sui cibi permessi dal protocollo nutrizionale GAPS) e con la pulizia intestinale. In effetti solo dopo tre mesi di dieta e dopo una pulizia intestinale col metodo dello yoga, ho iniziato a sperimentare l’efficacia terapeutica di yogurt e kefir fatti in casa, che si è manifestata sotto la forma di un momentaneo peggioramento (durato qualche giorno) di tutta la sintomatologia pre-esistente.
Quando si soffre di una disbiosi l’efficacia terapeutica dei probiotici la si nota dal manifestarsi di una particolare reazione di disintossicazione detta anche “reazione di Herxheimer” o “reazione di die-off”, in quanto avviene a causa della morte dei microbi patogeni e del susseguente rilascio massiccio delle tossine in essi contenuti. Se durante la loro vita questi patogeni infatti rilasciano continuamente dette tossine, una volta morti i loro “cadaveri” le rilasciano tutte in una volta, esponendo il corpo umano ad una sorte di overdose di quelle stesse tossine che sono responsabili della disbiosi intestinale e delle patologie ad essa correlate.
Me ne sono accorto a mie spese le prime volte che, dopo la dieta e la pulizia dell’intestino, ho assunto kefir o yogurt fatto in casa. L’effetto infatti è stato al momento disastroso (sebbene alla lunga, una volta passata la crisi, abbia fatto un passo avanti nel percorso verso la guarigione) proprio perché, trovando di mio gusto quei cibi, ne avevo consumato in gran quantità, innescando una vera e propria moria di microbi patogeni con conseguente reazione di disintossicazione. Tale reazione esacerba per un po’ di tempo i vari sintomi delle patologie correlate alla disbiosi, causando anche stanchezza, spossatezza, sonnolenza, eruzioni cutanee, disturbi digestivi (gonfiori, flatulenza, diarrea o costipazione). Nel mio caso in seguito della reazione di die-off si è manifestata per pochi pochi giorni l’allergia al polline (che prima era sostanzialmente sparita), ho avuto qualche fastidio digestivo e ho sofferto di una enorme stanchezza, proprio quel tipo di stanchezza che più di una volta mi ha colpito nel passato e che non aveva mia precisamente collegato alla sua vera causa, la disbiosi.
Per mitigare queste reazioni è meglio iniziare ad assumere probiotici in piccole dosi ed aumentare pian piano tenendo sotto controllo l’insorgere di qualsiasi reazione (come consiglia anche dalla dottoressa Campbell nel suo libro). Ma se si esagera e si soffre per la reazione di disintossicazione vi dico alcune cose che, nella mia esperienza, hanno funzionato nell'espellere le tossine: un semi-digiuno di una ventina di ore, la pulizia intestinale con acqua e sale o con enteroclismi, l’assunzione di acqua con argilla ventilata e zeolite, bere e sudare molto (quindi anche la sauna dovrebbe servire allo scopo); il sito aerrepici invece consiglia il carbone attivo, e sul sito my personal trainer leggo che le dosi sarebbero di 1-2 grammi al giorno lontano dai pasti. Il carbone attivo è controindicato in presenza di ostruzioni intestinali o appendicite, e può ridurre l’assorbimento di taluni farmaci (infatti elimina tantissimi prodotti chimici e fa una grande pulizia nel nostro corpo); il sito riporta anche che "non va usato in concomitanza con altri antidoti somministrati per os, perché ne vanificherebbe l'efficacia; per le stesse ragioni non va associato neppure allo sciroppo emetico di ipecacuana o ad altri emetici".
Potrebbe interessarti: http://www.my-personaltrainer.it/integratori/carbone-vegetale.html
Io questo devo ancora provarlo ma è promettente.
L’uso dell’argilla ventilata per depurarsi dalle tossine rilasciate nel corso della reazione di die-off viene consigliato nel libro Guarire l’intestino con l’idro-colon terapia di Flora Peschek-Bohmer (Macro Edizioni). In tale libro viene anche consigliata l’assunzione di aceto di mele per staccare le spore di funghi e lieviti (alcuni dei più fastidiosi patogeni che proliferano in caso di disbiosi intestinale). Dalla pagina 106 del suddetto libro cito testualmente:
Per ottenere dall’analisi delle feci risultati affidabili, beviamo la sera precedente un bicchiere d’aceto di frutta o di mele diluito (tre cucchiai da minestra più acqua fresca fino a riempimento). Questo liquido acidulo stacca, infatti, le spore dei funghi dalla parete intestinale e riesce anche a snidare colonie molto ben nascoste, per farle poi evacuare.
Per quanto riguarda l’acquisto di integratori di probiotici, la dottoressa Campbell consiglia di scegliere dei fermenti in bustina, che si possono sciogliere e dosare a piacimento, purché contengano in notevoli quantità sia batteri della famiglia Lactobacilli (Acidofilus, Bulgaricus, Rhamnosus, Reuteri, Casei, etc.), sia batteri della famiglia dei Bifidobatteri (Bifidum, Breve, Longum, Infantis, etc.) che Bacillus Subtilis. Utili sono anche i ceppi benefici dell’Escherichia coli (i quali ci aiutano sia a digerire il lattosio che a tenere alla larga i ceppi patogeni di E. Coli, ovvero quelli apportatori di malattie) e il lievito Saccaromiceto Boulardii, che è un benefico antagonista della Candida.


Leggi anche l’articolo introduttivo sulla disbiosi intestinale e sul libro della dottoressa Campbell (di prossima pubblicazione in italiano).

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