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I profeti dei poveri e della pace

Creato il 16 maggio 2015 da Speradisole

I PROFETI DEI POVERI E DELLA PACE

Dom Hélder Camara

Dom Hélder Camara

Tempo fa, il 5 aprile 2011, scrissi poche parole su un Monsignore brasiliano, perchè mi avevano sorpreso le sue parole. Trascrivo il post perchè  voglio aggiornarlo.

DOM HÉLDER CÂMARA

Quando io do da mangiare a un povero, tutti mi chiamano santo. Ma quando chiedo perché i poveri non hanno cibo, allora tutti mi chiamano comunista” 

Hélder Pessoa Câmara (noto come Dom Hélder; Fortaleza, 7 febbraio 1909 – Recife, 27 agosto 1999) è stato un arcivescovo cattolico e teologo brasiliano.

Diceva: “Peggiore delle bombe nucleari, peggiore della bomba A (atomica) è la bomba M (miseria).

Questa bomba produce effetti attraverso tre violenze strutturali:

1. La violenza della piccola minoranza che vive nel lusso e la cui ricchezza si alimenta della miseria di milioni di fratelli.

2. La violenza esercitata contro il mondo dei poveri dal cosiddetto mondo sviluppato. Per ogni dollaro che un governo o un’impresa del primo mondo impiega in Brasile, essi incassano otto volte di più e, nonostante questo, continuano a dire che ci stanno aiutando. Opprimono il popolo e distruggono la natura in nome del progresso.  

3. La violenza armata che difende quest’ordine stabilito e chiama sovversivo chiunque tenti di cambiare quest’ordine iniquo. “

In questi giorni, maggio 2015, è iniziata la causa di beatificazione di mons. Hélder Câmara, vescovo brasiliano, padre conciliare e amico dei poveri. Fu tra quelli che, al Vaticano II, promosse l’idea di una Chiesa dei poveri. I sogni di dom Hélder sembravano sepolti nella storia, quasi superati dalla globalizzazione che tutto ridimensiona. Era visto come utopia in un cristianesimo che sentiva di doversi difendere. In realtà l’utopia di mons. Câmara è stata una seminagione di speranza.

MONS. OSCAR ROMERO

Mons. Oscar Romero

Oltre alla beatificazione di dom Hélder, è stato da poco beatificato anche mons. Oscar Romero, assassinato nel 1980, mentre celebrava la Messa. Predicava a El Salvador e chiedeva di non uccidere, ma di cercare la pace col dialogo. Ma nel suo paese mancava la pace, i più deboli soffrivano la violenza, mons. Romero li difendeva e contemporaneamente denunciava i crimini degli oppressori. Proprio perché uomo di pace, fu fatto segno di odio intenso dalla destra e dalle famiglie ricche,  timorose di cambiamenti. Mons. Romero ha continuato a parlare, nonostante tutto, ed attorno a lui si era raccolto un popolo percosso e imprigionato in una spirale di violenza. Gli ambienti ecclesiastici, soprattutto romani, lo contrastavano duramente, tanto che le resistenze a lui sono diventate, negli anni, tenaci opposizioni alla sua beatificazione, sino ad oggi.



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