I protocolli terapeutici: Come e perchè sono nati
I protocolli terapeutici
Come e perchè sono nati
Ancora prima di laurearmi, siamo verosimilmente a cavallo tra fine anni settanta e inizi degli anni ottanta del secolo scorso, proposi al Dipartimento di Farmacologia dell’Università di Catania se potevo occuparmi di una branca nuova della Terapia medica, che riguardava la Medicina naturale e le erbe e le piante medicinali.
Capisci benissimo che in quegli anni ancora l’approccio terapeutico con i prodotti naturali era agli inizi, e pochi, sia ricercatori sia medici, riuscivano a capire quali grandi vantaggi potesse avere, in un futuro non molto lontano, conoscere e sapere impiegare i prodotti naturali nella terapia delle più svariate patologie.
La risposta fu…Nessuna !!!
Del resto come io immaginavo.
A quel punto promisi a me stesso che appena mi fossi laureato in Medicina, avrei iniziato la mia avventura: indirizzare i miei studi proprio sulle erbe e le piante medicinali per conoscerne i meccanismi di azione, gli effetti collaterali, le controindicazioni e le interazioni farmacologiche.
Finalmente il giorno tanto atteso, quello della Laurea, arrivò!
Sapevo che dovevo iniziare ad intraprendere la mia avventura, la mia sfida, quello in cui credevo, la realizzazione del mio sogno: utilizzare la medicina naturale nella terapia della maggior parte delle patologie dell’uomo.
Ma nella mia testa si presentavano tanti dubbi e risuonavano spesso queste domande:
Ci sarei riuscito? Mi avrebbero creduto?
E’ logico che stavo per entrare in un mondo tutto nuovo, un mondo ancora sconosciuto a molti e non sapevo quali risvolti potesse avere quello che mi ero messo in testa di fare.
I dubbi erano tanti, ed anche, non lo nascondo, le paure erano tante. Alcune volte ero tentato a mollare prima ancora di iniziare.
Contro chi avrei lottato?
Sicuramente contro i colossi finanziari: le industrie farmaceutiche multinazionali.
Ma, forse fu un segno del destino, forse la forza del mio pensiero, un giorno mentre ero completamente assorto dai miei pensieri, incontrai, proprio per caso, una persona di cui avevo grande rispetto e considerazione:
il mio grande “Maestro” , cioè colui che mi ha sempre guidato nel mio percorso di medico.
In quel momento vidi un’ancora di salvezza e mi ci aggrappai. Gli raccontai cosa avevo intenzione di fare e gli chiesi cosa ne pensasse….
Lui fu molto categorico, quasi aggressivo, atteggiamento, questo, che non aveva mai tenuto con me, tanto che ne rimasi molto meravigliato…
Mi disse “ Ma cosa ti ho insegnato in tutti questi anni? E tu metti a frutto i mie insegnamenti con la paura ? Non aspettare inizia subito…, se per te è importante! Io sarò sempre a fianco a te…”
Tornai a casa riflettendo su quelle parole senz’altro dure, ma allo stesso tempo incoraggianti e piene di ottimismo.
Quindi dopo alcuni giorni, senza paura, e con l’ottimismo che contraddistingue un ragazzo di venticinque anni, mi sono rimboccato le maniche, e mi sono messo a lavoro.
Ormai avevo iniziato un’avventura che dovevo portare avanti, non potevo più tornare indietro…
Bene…
Per oggi basta così…
Ti do appuntamento al prossimo articolo per la continuazione…
Un saluto
Euplio