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I racconti di Goodmorningsicilia: DUE OCCHI DIVERSI!

Creato il 27 agosto 2014 da Goodmorningsicilia

Ester, scese dall’autobus: erano quasi le otto, in quella sera di ottobre non ancora troppo fredda, si allacciò il golfino e
si diresse verso casa. Era, solo ad un isolato ma non aveva fretta di arrivarci: non c’era nessuno ad aspettarla, visto
che viveva sola da quando anche sua madre era morta.
I lampioni rischiaravano la strada, le macchine sfrecciavano veloci e i pochi passanti neanche si degnavano a salutarla:
scivolavano  via nell’indifferenza più totale.
Svoltò, in un vicolo a senso unico: poca luce e nessuno in vista.
Avvertì freddo, ed una strana malinconia l’assalì.
Avrebbe trovato la casa vuota e fredda: neanche un cane o un gatto a fargli compagnia.
Ripensò, al ragazzo che nel pomeriggio era venuto ad acquistare un maglione per la mamma.
Era nuovo, forse del quartiere, visto che non l’aveva mai visto prima: era alto coi capelli ricciuti il naso un po’ aquilino.
Una cosa strana aveva notato: aveva gli occhi di due colori diversi. Uno marrone e l’altro verde.
Quel particolare gli era rimasto in mente, anche perchè lui non smetteva di guardarla.
Era stato, comunque, molto gentile e corretto: aveva pagato il conto senza chiedere sconti e lasciandogli
un sorriso di ringraziamento.
Ester, sorrise al ricordo!
” Era carino! ” pensò ” Anzi niente male!”
Quella fantasia gli fece bene e cercò di allungare il passo.
Ad un tratto, un debolissimo” Miaoooo!”
Si girò,si guardò attorno: un picolo gatto la stava seguendo e tentava di strusciarsi allle sue gambe.
Si chinò: lo prese in braccio e lo accarezzò: era magro e sfinito. Chissà da quanto non mangiava.
Aveva il pelo nero nero.
” Lo sai micetto che dicono che i gatti dal pelo nero portano sfortuna?”
” Miaoooo, miaoooo!! ” fu la risposta.
Il gattino, alzò gli occhi verso Ester: un’assurda combinazione, incredibile, non poteva essere vero.
Gli occhi del gattino erano di due colori diversi: un blu, l’altro verde.
Ti chiamerò ” DIVERSO!” disse Ester, e si avviò verso casa.
Stringeva a sè il piccolo micio e gli sembrò di non essere più sola.
Il solo fatto di avere qualcuno a cui badare la rendeva felice,
Sentì, dei passi dietro a lei:
” Buona sera Signorina!”
Un sussulto, aveva riconosciuto la voce del ragazzo.
” Buona sera a lei!” rispose
“Abita in questo quartiere, signorina?”
” Sì, in quella casa bifamigliare con le imposte verdi e il giardinetto!”
” Io abito in quella dopo allora” ” Posso accompagnarla?”
Fecero quei pochi metri insieme, senza più parlare: ma ascoltando quel silenzio che portava calore.
Il gatto, si era già addormentato sicuro nelle braccia di Ester.
Raggiunsero la casa, lei abitava al primo piano: mise la chiave nella toppa e si voltò a salutare il suo compagno.
Lui la salutò con la mano con un sorriso e un: ” Spero di poterla rivedere, signorina!”
Lei entrò in casa, aprì il frigorifero, fece intiepidire un po’ di latte, lo mise in una ciotola e lo diede al gatto.
Si sdraiò sulla poltrona, guardando il gatto che beveva felice; socchiuse gli ochi e pensò alla giornata appena trascorsa.
Forse, qualcosa finalmente sarebbe cambiato in meglio nella sua vita. Chissà.!
Diverso, si strusciò contro le sue gambe, lei lo prese in braccio, guardò quei suoi occhi incredili: pensò ad altri occhi
e sorrise.
” Domani, domani!!” pensò!
Mentre accarezzava il pelo del gatto, gli sovvenne che neanche si erano presentati. Chissà come si chiamava: il ragazzo dagli occhi diversi, doveva avere un nome diverso, esotico.
Si alzò dalla poltrona e mentre si preparava la cena, scorreva tutti i nomi possibili.
Nei suoi movimenti quella sera c’era più vivacità, non si trascinava svogliata come gli succedeva sempre: aveva un motivo per essere felice, anzi due: il suo nuovo compagno ” Diverso” e la prospettiva di un incontro che forse avrebbe cambiato completamente la sua vita.
Si scoperse a sognare ad occhi aperti: era bello sognare, dava più sapore alla sua cena.
Fuori si era fatta notte, dalla finestra si intravedeva uno spicchio di luna e una stella lontana.
” Quella è la mia stella!” pensò!
Si accorse di essere felice: felice per poco, felice per avere un gatto,,felice di avere una prospettiva. Felice!!Domani chissà!!!

Agnese Stagnoli


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