Proprio dal draft sono arrivate le maggiori soddisfazioni: l’anno scorso con la quarta scelta assoluta è stato preso Tyreke Evans che ha anche vinto il premio di rookie of the year grazie a delle cifre impressionanti (20.1 punti, 5.3 rimbalzi e 5.8 assist, 1.5 recuperi) strabiliando tutti con le sue grandissime doti, proprio lui sarà il giocatore franchigia per il futuro. Quest’anno, invece, l’urna ha stabilito la quinta scelta e il GM Petrie ha pescato DeMarcus Cousins che grazie a una grandissima Vegas Summer League si è meritato addirittura il premio di rookie del mese! Su di lui e su Evans si baseranno le future fortune dei Kings, i due, ancora molto giovani, dovranno continuare la loro crescita, ma già in questo momento le loro abilità possono far divertire i tifosi della Arco Arena.
Donte Greene e Casspi erano le due ali piccole di ruolo a dispozione di coach Westphal e l’anno scorso si sono suddivisi i minuti (c’era anche Nocioni) ed entrambi sono cresciuti moltissimo nonostante abbiano ancora parecchio potenziale da sviluppare. Anche loro due, come gli altri finora citati, sono stati scelti appena due stagioni fa al draft in posizioni piuttosto disagiate. A dare maggiore esperienza è arrivato dal mercato anche Antoine Wright, ormai veterano della NBA e nell’ultima stagione ai Raptors.
Infine il reparto guardie è quello più carente, perchè se si escludono Evans, Garcia, Beno Udrih e Pooh Jeter (appena arrivato dall’Hapoel Gerusalemme dopo una buona Summer League) non ci sono altri giocatori a roster. Lo spazio salariale però non manca a Sacramento (finora sono occupati solo quasi 40 mln) e quindi la possibilità di andare sul mercato dei free agent a prendere quelli che ancora rimangono a disposizione c’è eccome. Servono senza dubbio una buona guardia e poi qualche specialista oltre che un veterano visto che il più vecchio in squadra è Dalembert, classe ‘81!
Insomma, è un discorso che abbiamo già fatto per altre squadre che stiamo analizzando: la ricostruzione è partita, con un po’ di buone scelte al draft, un po’ di fortuna, e qualche buona mossa di mercato si può creare una squadra molto competitiva che fra qualche anno potrebbe anche togliersi soddisfazioni importanti. Thunders docet.