I renziani scelgono il candidato sindaco? Ci vorrebbe un accordo e un candidato di Sel

welfarenetwok ha pubblicato un intervento del segretario provinciale del Psi Ruggero Carletti, secondo il quale non possono essere i renziani a scegliere il candidato sindaco, a meno che non ce ne sia uno già pronto, senza identità politica precisa, dunque adatto a indossare la maschera indefinita del “renziano”. Aggiungo qualche riflessione senza pretese.
A Cremona i renziani sono almeno alcuni di coloro che volevano rinnovare il partito e mettere in minoranza il precedente gruppo dirigente. I renziani cremonesi non sono persone astratte o semplici fan di Renzi. Al contrario, rispetto al ruolo del segretario nazionale, nel Cremonese il lavoro di alcuni consiglieri comunali “non pizzettiani”, per semplificare, si è ben distinto.
C’è un gruppo di eletti in consiglio comunale e provinciale, ma soprattutto comunale, che ha proposto un’elaborazione politica avanzata di vari temi carattrizzanti.
Questi consiglieri comunali non si potranno più presentare, tranne Bonali, Corradi, Elena Rebessi.
“Renziani” ha senso solo se si parla di innovatori di centrosinistra che ci risparmiano i presidenti regalati dal moderatismo pizzettiano a Perri.
Ma caso strano il centrosinistra cremonese nel frattempo si è diviso ed in parte è rimasto sinistra di governo entrando in Sel.
E’ Sel ad avere gli uomini nuovi e le donne nuove, mai candidati in consiglio, e forti di idee ed esperienze.
Anche Rifondazione si sta rinnovando. La segretaria cittadina Francesca Berardi ha la forza della preparazione tecnica, visto il contributo dato al Comitato acqua pubblica.
Se ho definito esattamente o quasi i renziani cremonesi, non possono non guardare a chi sta alla loro sinistra, nemmeno troppo lontano. Da questo contesto viene un motivo di speranza.
Sempre che sia Sel Cremona a esprimere un candidato di sinistra alle primarie di coalizione. A meno che la sinistra si annulli e si identifichi con la Chiesa cattolica.

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