I vini della Provenza sono vini da estate: bianchi e rosè da bersi molto freschi in una assolata giornata estiva, ed i rossi da assaporare con la cucina locale, che tanto ha in comune con quella ligure, e bersi entro l’anno. Ecco cosa risulta quando si parla di vini provenzali. Benissimo per i rosati ed i bianchi che , a parte qualche eccezione, sono destinati al mercato estivo : ma per i rossi siamo davvero sicuri che non riescono ad invecchiare? E’ sempre quello che ho sentito dire in giro anche se ricordo di avere assaggiato splendidi vini rossi con più di 10 anni dalla vendemmia. Insomma cosa è vero e cosa no? Ci sono vini in Provenza che invecchiano molto bene, ho degustato splendidi Cotes de Provence e Couteaux d’Aix en Provence con più di 10 anni ed ancora splendidi, ma se vogliamo parlare “del vino che invecchia” dobbiamo parlare per forza del Bandol.
Bandol si trova non molto lontano da Marsiglia, in uno splendido territorio scolpito con le “restanques”,ossia le terrazze o fasce come si chiamano nel ponente ligure, che degradano dolcemente verso il mar mediterraneo coltivate a vigne ed olivi. L’attore principale è la Mourvedre, vitigno proveniente dalla Spagna, che qua a Bandol ha trovato il suo terroir perfetto: tanto che in Francia dicono che la Mourvedre sta al Bandol come il Cabernet Sauvignon sta al Medoc. L’AOC data del 1941 e comprende i tre colori ( bianco,rosè e rosso) ma il Vino è quello rosso; fatto con un minimo 50% di Mourvedre ( tante aziende arrivano anche ad un “quasi puro” 95%), Grenache, Cinsault e Carignan, per un totale di 1555 ha coltivati a vigneto. La mourvedre è un vitigno non semplice, con la capacità di invecchiare in modo ammirevole, dal carattere complesso che è difficile da “domare” e che si trova a meraviglia sotto il solo di questa terra provenzale. Molti dicono che per maturare bene deve guardare il mare, anche se in realtà ha solo bisogno dell’acqua per fiorire.
vigneti a bandol
Il clima è mediterraneo con temperature molto dolci e con il tipico vento mistral (maestrale) che soffia in continuazione e secca tutta l’umidità accumulata nella notte permettendo all’uva di raggiungere una maturità ideale. Il suolo è silicio calcareo arido con forte presenza di pietrisco, in alcune zone possiamo trovare della marna sabbiosa e gesso. Questo tipo di sottosuolo è ricco in minerali ed aiuta a controbattere l’elevata aridità della terra con la capacità di alcuni elementi, tipo il gesso e la marna, di ritenere l’umidità. La vendemmia è esclusivamente manuale.La capacità d’invecchiamento hanno reso questi vini celebri tra appassionati anche se, esiste un problema: sono vini tannici,potenti,che mettono tempo ad aprirsi e che spesso creano confusione sul periodo da aprire la bottiglia. Altro piccolo problema è quello causato dal periodo di affinamento che è di 18 mesi, di cui 15 in legno, e molte aziende utilizzano grossi botti da 30 a 80 hl. Proprio queste botti possono essere causa di problemi secondo alcuni enologi: questi recipienti, con il tempo,hanno perso parte della loro elasticità favorendo il montare dell’acidità volatile. Può questo essere un problema? Determinati enologi prediligono vini con zero errori, altri preferiscono questo “tocco” di complessità che ciò può apportare ai vini. Da ricordare che buona parte delle aziende stanno rinnovando completamente il loro parco botti. Tante sono le aziende che si distinguono in questa AOC, ricordiamo: Domaine Tempier, Domaine de la Begude, Domaine de la Tour du Bon, Domaine La Bastide Blanche, Château Pradeaux, Château de Pibarnon, Domaine Ray-Jane, Domaine de Terrebrune, Domaine du Gros’Norè, Château Sainte Anne e Château Vannieres.
DOMAINE TEMPIER *****E’ forse uno dei leader della AOC. Vini classici con un approccio contemporaneo. Tre cuvee chiamate la Migoua, la Tourtine e Cabassaou.
vigneto a domaine tempier
DOMAINE DE LA BEGUDE *****Azienda situata ad un altitudine particolare ( 410 mt) per 17 ha di vigne rigorosamente BIO. Grandi escursioni termiche che permettono all’uva di maturare molto lentamente.
DOMAINE DE LA TOUR DU BON ****produzione di 40’000 bottiglie su 9 ha di vigna con un suolo argilloso, calcareo e di terra rossa che conferisce al vino potenza e struttura. Vini adatti all’invecchiamento sopratutto con la cuvee Saint Ferrèol.
CHATEAU PRADEAUX ****E’ un monumento storico dell’AOC, producono vino sin dal 1752 con particolare attitudine all’invecchiamento e tipicità del vino. Da migliorare l’elevato affinamento, 47 mesi, in grossi botti con età che varia dai 40 agli 85 anni!!!!! Se riescono a risolvere enigma tra vecchio e nuovo diventerà il faro della AOC
vigne a chateau pradeaux
DOMAINE LA BASTIDE BLANCHE**** E’ una delle aziende che prediligo. 34 ha di vigna con vini potenti e muscolosi. Grande attenzione alle diversità geologiche con varie cuvee. Lavorano in biodinamica
CHATEAU DE PIBARNON ***Vini più leggeri, dallo spirito moderno. Vigne a 300 mt con suoli calcarei. Manca di costanza e di tipicità.
DOMAINE RAY JANE ***Vino particolare gestito da un vigneron vecchia maniera Alain Costant, spesso ultimo a vendemmiare le sue ultra centenarie viti. Vini spesso rustici ma che possono invecchiare