La gazzetta delle Terre lontane.
I Rubaneve hanno di nuovo colpito ieri sul far della sera
Coperti dalla semioscurità, si sono impossessati di una
quantità ingente del nostro bene più prezioso: la neve. A
niente sono serviti gli appelli alla vigilanza e le ronde. Come al solito sono giunti e oltrepassando il confine della Terra del sempre sole in sella a potenti gatti delle nevi
e hanno fatto man bassaman bassa della neve caduta
copiosa durante il mese del fiocco. La tecnica è sempre
la solita: velocità nella raccolta e neltrasporto della neve in
casse da frutta, alcune spesso abbandonate.
Forse l’unica speranza di catturarli riposa veramente nell’impiego di telecamere mimetizzate
che possano, una volta per tutte, dare un volto a questi
criminali, soprattutto a Iris , chiamato in gergo Giaggiolo,
di cui si possiede solo una vecchissima foto segnaletica
e alla sua compagna Primula rossa, che tutti
vorrebbero veder finire dietro le sbarre.
Al momento la neve trafugata ha un valore incalcolabile
(in ambienti ben informati si parla di cifre da
capogiro:un ettaro di bosco).
Ma quello che fa più rabbia alla popolazione è che
sicuramente si staranno godendo il malloppo
in qualche paradiso turistico
Al momento gli inquirenti brancolano nel buio, essendo in
possesso solo di esili tracce , incapaci dare una svolta
alle indagini. Qualche speranza viene dagli ambienti vicini
al pantano della malavita, come Jack il rospo
catturato dopo anni di caccia spietata e condannato al
bagno penale per venti anni. Sembra che Jack sia disposto
a cantare per un consistente sconto di pena .
Qualunque cosa accada, la polizia deve far presto
perché l’onda del malcontento
si è già pericolosamente avvicinata al punto di non ritorno:
sono in molti che vorrebbero vedere tutta la banda al muro.