Il danno è maggiore se la violenza:
- non è individuata (quindi possibile che si protragga per periodi lunghi) - si ripete - la risposta di protezione ritarda - il vissuto non viene espresso ed elaborato (questo avviene sopratutto se il bambino è molto piccolo o in quei contesti sociali e familiari di forti deprivazioni economiche e culturali) - la dipendenza fisica e/o psicologica dall’abusante è forte (tipico dei bambini molto piccoli e sopratutto in relazione ad un genitore/familiare) - l’abuso avviene all’interno del contesto familiare - l'abusante è un genitore
Segnali psicologici e comportamentali:
Comportamenti antisociali e a rischio, ritardi cognitivi, ritardi nello sviluppo, depressione, ansia, attacchi di panico, disturbi alimentari e del sonno, sentimenti di vergogna o colpa, iperattività, difficoltà nelle relazioni sociali, scarso rendimento scolastico, bassa autostima, disturbi psicosomatici, comportamenti autolesionistici (OMS, World Report on Violence and Health, 2002).
I possibili segni indicatori della violenza
•Improvvisamente il bambino cambia di comportamento e diviene remissivo, accondiscendente, troppo buono
• Non esprime la collera, si isola e perde interesse verso i rapporti con gli altri
• Tende ad essere autolesionista
• Mostra all’improvviso fobie o forti angosce nonché tratti di depressione e di acuta malinconia con evidente tendenza a chiudersi in se stesso
• Manifesta aggressività eccessiva con i compagni e atteggiamenti ribelli e provocatori che non aveva in precedenza
• Ha un improvviso crollo del rendimento scolastico
• È spesso assente da scuola
• Denuncia insonnia persistente e incubi notturni
• Diviene crudele con gli animali e si diverte ad infliggere loro torture e sofferenze
• Sembra possedere precocemente conoscenze dei comportamenti sessuali degli adulti o fa disegni che suggeriscono esperienze inappropriate all’età
• Ha comportamenti chiaramente seduttivi nei confronti delle figure adulte
• Ha un’anticipazione precoce della pubertà a livello sia biologico che psicologico
- Ha una regressione a fasi precedenti dello sviluppo attuale
I comportamenti sessuali in relazione alla loro adeguatezza/normalità
Comportamenti normali/evolutivamente appropriati:
• conversazioni relative ai genitali o alla riproduzione con i propri pari o persone vicine per età;
• ‘fammi vedere il tuo che io ti mostro il mio’ riferito agli organi genitali con i propri pari;
• giocare al dottore;
• masturbazione occasionale;
• imitazione di comportamenti seduttivi quali il baciarsi o il corteggiarsi.
Comportamenti che necessitano di una risposta dell’adulto
• mostrare preoccupazione rispetto a temi di natura sessuale (specialmente legati alla violenza sessuale);
• cercare di vedere i genitali degli altri, per esempio abbassando i pantaloni o alzando la gonna di qualcun altro;
• promuovere o tenere conversazioni sessualmente esplicite all’interno del proprio gruppo di pari;
• fare scherzi o pronunciare insulti a sfondo sessuale rivolti ad altre persone;
• eccessiva precocità nelle conoscenze sessuali del bambino;
• manifestazioni di esibizionismo dei genitali, interesse in materiale pornografico o ‘strusciamento’ e ‘palpeggiamento’ diretto ad altri soggetti;
• simulare azioni a sfondo sessuale (ma non l’atto sessuale) con amici o con bambole o con oggetti.
Comportamenti che richiedono un intervento correttivo da parte dell’adulto
• promuovere o tenere conversazioni sessualmente esplicite con persone di età significativamente diversa;
• toccare i genitali di altre persone senza alcun permesso o autorizzazione;
• insultare o umiliare gli altri o se stessi attraverso temi legati alla sessualità;
• minacciare o impaurire ricorrendo alla forza;
• fare proposte o minacce sessualmente esplicite, anche attraverso messaggi scritti;
• evidenziare manifestazioni di esibizionismo dei genitali, interesse in materiale pornografico o ‘strusciamento’ e ‘palpeggiamento’ diretto ad altri soggetti;
• presentare masturbazione compulsiva o interrompere altre azioni per masturbarsi;
• masturbarsi attraverso l’inserimento di oggetti in vagina o in ano;
• simulare l’atto sessuale con amici o con bambole e oggetti tenendosi addosso i vestiti.
Simonetta Frongia
Link collegato:
http://www.ipasvicomo.it/documenti/art_7_45.pdf