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I segreti della comunicazione efficace di Federico Pizzarotti

Da Cabaglio

I segreti della comunicazione efficace di Federico PizzarottiEcco la seconda parte della analisi sulla comunicazione efficace di Federico Pizzarotti: questa volta ti parlerò di quali strumenti segreti ha utilizzato per far esplodere il consenso nei suoi confronti.

Ci tengo a precisare che questo non è un giudizio sul significato politico o etico di queste elezioni ma semplicemente di cosa ha portato un gruppo di persone di superare le campagne da centinaia di migliaia di euro utilizzando strumenti che sono costati poche migliaia di euro.

Utilizzo di temi in grado di emozionare gli elettori

Le persone si muovono molto più facilmente quando sono in gioco le emozioni e durante questa campagna il M5S ha giocato molto su temi in grado di smuovere i cittadini non nel cervello ma nella pancia: indignazione, paura, rabbia… il cittadino le ha provate tutte

Il primo tema era il ben noto l’inceneritore descritto (a torto o a ragione) come la causa di future malattie per i figli dei cittadini. Cito solo l’inizio di un articolo che ho trovato in rete: “Gli inceneritori uccidono”. Chi non vorrebbe schierarsi contro qualcosa che uccide e ucciderà parte della popolazione?
Un altro tema è stato quello del debito: che a Parma ci fossero molte persone indignate lo dimostrano i fatto dell’estate 2011 quando centinaia di persone si sono radunate “assediando” l’allora sindaco battendo pentole e coperchi per chiederne le dimissioni. La piazza è arrivata addirittura a simulare un funerale (si hai letto bene: funerale) con tanto di bara davanti al municipio.
Oggi queste manifestazioni fanno sorridere ma per chi era in piazza in quei giorno non c’era molto da scherzare.

Vignette divertenti e metafore

I segreti della comunicazione efficace di Federico Pizzarotti
Sempre in tema di emozioni hai visto i cartelloni elettorali del movimento? Mentre tutti gli altri hanno fatto la classica foto in giacca e cravatta davanti ai luoghi significativi della città Federico Pizzarotti sui cartelloni quasi non si è visto: un fantasma in mezzo ai cittadini. Al posto delle foto vignette divertenti che davano la sveglia, facevano
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sentire la puzza degli altri partiti (e se conosci la PNL ti sarai accorto che nonostante fossero dei cartelloni sono stati chiamati in causa tutti sistemi rappresentazionali visivo, uditivo e cinestetico)
Accanto alle vignette sui cartelloni è stato fatto un uso esteso di metafore nelle interviste: metafore utilizzate spesso per esprimere concetti magari difficili da spiegare nel dettaglio, è il caso ad esempio della metafora dell’aratro e del seme dove Beppe Grillo è stato descritto come quello che traccia il solco in cui gli attivisti del movimento lasciano il seme.

Blog personale e social network

Di blog politici ne sono nati diversi durante le elezioni ma quello del M5S è stato sicuramente quello che ha tenuto il tono più informale e colloquiale. Sul blog era possibile leggere interventi scritti direttamente dal candidato sindaco mentre su facebook e twitter si poteva interagire contribuendo ulteriormente a diffondere il messaggio. A differenza degli avversari non si trattava di contenuti creati da agenzie di stampa ma da contenuti generati direttamente dalle persone del movimento contribuendo e questo ha creato fiducia tanto nel movimento quanto nel candidato sindaco.

Flash mob

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Flash Mob in Piazza Garibaldi

Il flash mob è stato il maggior elemento di novità all’interno della campagna politica parmigiana: è un evento in cui alcune persone (organizzatesi attraverso internet) si ritrovano in un luogo per fare una azione insolita che attira l’attenzione dei passanti.
Pochi giorni prima del ballottaggio il m5s ne ha organizzato uno nella piazza principale di Parma attirando l’attenzione di tutti i passanti riuscendo a comunicare al resto della città che era l’inizio di una nuova amministrazione.

Ti lascio con 2 video di flashmob.

Il primo è uno dei più famosi del mondo: i mitici Black Eyed Peas che sulle note di “I gotta a feeling” stupiscono perfino al mitica Oprah Winey con alcune migliaia di ballerini.

Il secondo invece ha stupito perfino me visto che si tratta di una splendida proposta di matrimonio fatta dal mio amico Renato per la (ormai) futura moglie Alessandra.

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