Stiller porta al cinema, con I sogni segreti di Walter Mitty, la sua idea sul mondo dei sogni e sui loro creatori, partendo dalla realtà ma dimenticandosi di fare i conti con essa…
Walter Witty è un impiegato di Life, magazine all'interno del quale egli si occupa dell'archivio fotografico. Grande lavoratore, è stato costretto ad abbandonare i suoi sogni di viaggiatore in seguito alla morte del padre. Ma ora che la Life minaccia di chiudere, lasciando a casa numerosi dipendenti, Walter si imbarcherà nell'avventura da tempo agognata, alla ricerca di un negativo che possa salvare la sua carriera.
Ben Stiller arriva nelle sale con quello che è il suo quinto lavoro da regista. Accantonando i toni spiccatamente comici egli sforna I sogni segreti di Walter Mitty, road movie dal tono spensierato, ma calato nella buia realtà sociale attuale. Walter è infatti alla ricerca di una scappatoia da quella che gli appare come la patetica vita dell'uomo comune. Tra sborsi economici, litigi aziendali e ricerca dell'amore, la sua mente a tratti si incanta, trasportandolo all'interno di paesaggi esotici ed azioni eroiche, in cui egli svolge il ruolo di protagonista. Con il cambio direttivo della società e con l'apparente smarrimento di una fotografia di importanza vitale, egli è costretto a lasciare questi vincoli rassicuranti e a mettersi in viaggio attraverso Groenlandia, Islanda ed Afghanistan. Dunque una posizione, la sua, di disagio ed inadeguatezza ad una vita alla quale egli si sente comunque troppo legato, per lasciarla andare. Ed è forse la condizione dell'uomo medio urbano, talmente abituato a lamentarsi della staticità dell'esistenza da arrivare al punto di non poterne fare a meno. Ma Walter è diverso; da sognatore quale è, riceve la spinta ad andare avanti (proveniente dalla collega Cheryl, della quale è innamorato), con una continuità di ricerca invidiabile, attraverso peripezie e delusioni. Vi è però anche un grande aiuto della provvidenza, difetto al quale Stiller cede troppo spazio nella parte conclusiva. Il messaggio del film sembra quasi divenire “I sognatori vinceranno sempre”, quando nella realtà delle cose sappiamo benissimo che così non è. La linearità e la precarietà del viaggio di Walter divengono da un certo punto in avanti sinonimo di pochezza e buonismo. Stiller inciampa e cade nel baratro del didascalico, in un esodo che, con l'incedere, non potrà che far pregare per la veloce venuta dei titoli di coda.
E' una rovina triste,
quella di I sogni segreti di Walter Mitty, che da trasognante, delicato e svincolato saggio sui sognatori, si ritrova a svelare una natura di innocente ed ingenua visione del cinema e del mondo. Ma le immagini fotografiche dei freddi fiordi nordici e delle vette himalayane (percorse a fianco del protagonista) non potranno far altro che accompagnarci al di fuori della sala, immergendoci gli occhi in una bellezza difficile da estinguere.
OMAGGIO AI SOGNATORI
Elia Andreotti
Regia: Ben Stiller – Cast: Ben Stiller, Kristen Wiig, Adam Scott, Sean Penn – Nazione: USA – Anno: 2013 – Durata: 114'
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