Un tempo "loro" quando non volevano farsi capire, quando non sapevano cosa rispondere e come giustificarsi, insomma quando ci stavano fregando, salivano in cattedra e farfugliavano incomprensibili frasi in latino. Oggi il meccanismo è identico, la cattedra pure. C’è stata solo l’evoluzione del “politichese”. Dal latino, lingua morta e dei nostri padri, all’inglese, lingua globale e dei "loro" liberi mercati. Ma la sostanza non è cambiata: per indorarci la pillola usano ancora parole incomprensibili. Spread. Default. Fiscal compact. Spending review. Ma adesso, basta andare su Google per avere la traduzione in tempo reale: “Ci hanno messo nella merda, e per uscirne fuori a pagare saranno sempre i soliti noti!!!”. Al giorno d'oggi pure "loro" iniziano ad usare internet e i cittadini italiani, quelli che ancora sperano in una politica con la “P” maiuscola, armati di tastiera e mouse hanno preso sul serio l’invito del governo a segnalare gli sprechi dello Stato sul web. Dopo poche ore dall'apertura dell’apposita sezione "ESPRIMI LA TUA OPINIONE" - inserita nella pagina della spending review di “governo.it” - sono stati circa 40.000 gli italiani a rispondere alla chiamata. La media è di una mail ogni 4 secondi. Il popolo italiano ha ingenuamente abboccato all’amo, incassando un altro pesante smacco: “Loro”, proprio “loro”, chiedono ai cittadini di suggerirgli quali sono le spese da tagliare in un Paese dissanguato dai costi della "loro" politica, dei "loro" scandali e delle "loro" ruberie!? Proprio “loro”!? E’ come la volpe che chiede alle galline come è meglio lasciare la porta del pollaio, chiusa o aperta, tanto poi entra comunque!!! E’ l’ennesima presa in giro perpetrata ai danni dei “soliti noti”! Questi saranno pure tecnici, ma nel prenderci in giro non hanno nulla da invidiare ai politici! Comunque, il governo dei professori continua a scendere nei sondaggi con la stessa rapidità con cui aumenta le imposte e rincara la benzina! Incapace com’è di decidere, corre ai ripari assoldando altri “tecnici”, istituendo un’altra commissione con tanto di commissari straordinari e tutta quella pletora di risorse che una commissione comporta! Ma in Italia - ormai lo si sa un pò tutti - quando c'è una commissione di mezzo, difficilmente si quaglia qualcosa di concreto! Molto probabilmente quei minimi tagli alla spesa pubblica, semmai saranno, serviranno a malapena a "ripagare" commissione, commissari, segretari, ecc, ecc!!! Affidare, poi, l’incarico di tagliare 'la spesa' ad un super-pensionato a 32.000 euro al mese è stata una vera e propria provocazione nei confronti di chi deve campare con il suo misero stipendio dimezzato dall’euro ed eroso dall’inflazione! Ma tanto è! E lo Stato con una mano prende e con l’altra… pure, senza restituire nulla in termini di welfare e di servizi. Tanto a pagare sono sempre i “soliti noti”. Coloro che non hanno voce. Coloro che tirano fuori fino all’ultimo centesimo di tasse, zitti e mosca! Coloro che vivono nell’umiliazione di chi si vede costretto a ridurre il tenore di vita della propria famiglia. Coloro che sopravvivono nella disperazione di chi non riesce più ad alzare la testa perché quando lo fa non vede una classe dirigente che indica soluzioni, ma una casta di parolai abbarbicati ai propri privilegi. Le persone più fragili si disperano fino a togliersi la vita, perché il potere non li ascolta e quando parla non usa il linguaggio della speranza, ma quello della paura. Ma non può e non deve essere questa la soluzione. Adesso tocca a noi! Adesso tocca alla “genteperbene” di questo paese scendere in campo per ripristinare la legalità, la democrazia, la libertà e la giustizia sociale, per distinguere fra evasori totali con ville e yacht al “loro” seguito e poveri cristi che non ce la fanno più ad arrivare a fine mese e la cui unica colpa è stata quella di mettere su famiglia e di comprarsi una casa! E' vero siamo al collasso: i consumi sono fermi, la disoccupazione in continuo aumento, il malessere sociale pure, il debito pubblico, poi, neanche a parlarne, con le banche che incassano, ma non prestano più soldi a nessuno, con l’energia più cara d’Europa e una macchina burocratica vecchia, farraginosa, obsoleta, ma costosissima! Una macchina che consuma troppo e non cammina più, impantanata com’è nelle sabbie mobili di ruberie, sprechi, privilegi, favoritismi, incompetenze, ingiustizie e corruzioni di ogni sorta e in ogni dove. Il motore è fuso! La carrozzeria ammaccata e arrugginita! L'autista troppo vecchio e ubriaco di potere per restare alla guida! Insomma, la macchina è cor-rotta e va rottamata al più presto assieme al conducente! Riparare questa, senza nessuna garanzia che poi possa rimettersi in moto, costa troppo ed è un rischio - oltre che un lusso - che non possiamo più permetterci! Necessita sostituirla. Ne serve una nuova. Bisogna che la “genteperbene” riprenda in mano il volante e si rimetta alla guida della macchina Italia!
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Un tempo "loro" quando non volevano farsi capire, quando non sapevano cosa rispondere e come giustificarsi, insomma quando ci stavano fregando, salivano in cattedra e farfugliavano incomprensibili frasi in latino. Oggi il meccanismo è identico, la cattedra pure. C’è stata solo l’evoluzione del “politichese”. Dal latino, lingua morta e dei nostri padri, all’inglese, lingua globale e dei "loro" liberi mercati. Ma la sostanza non è cambiata: per indorarci la pillola usano ancora parole incomprensibili. Spread. Default. Fiscal compact. Spending review. Ma adesso, basta andare su Google per avere la traduzione in tempo reale: “Ci hanno messo nella merda, e per uscirne fuori a pagare saranno sempre i soliti noti!!!”. Al giorno d'oggi pure "loro" iniziano ad usare internet e i cittadini italiani, quelli che ancora sperano in una politica con la “P” maiuscola, armati di tastiera e mouse hanno preso sul serio l’invito del governo a segnalare gli sprechi dello Stato sul web. Dopo poche ore dall'apertura dell’apposita sezione "ESPRIMI LA TUA OPINIONE" - inserita nella pagina della spending review di “governo.it” - sono stati circa 40.000 gli italiani a rispondere alla chiamata. La media è di una mail ogni 4 secondi. Il popolo italiano ha ingenuamente abboccato all’amo, incassando un altro pesante smacco: “Loro”, proprio “loro”, chiedono ai cittadini di suggerirgli quali sono le spese da tagliare in un Paese dissanguato dai costi della "loro" politica, dei "loro" scandali e delle "loro" ruberie!? Proprio “loro”!? E’ come la volpe che chiede alle galline come è meglio lasciare la porta del pollaio, chiusa o aperta, tanto poi entra comunque!!! E’ l’ennesima presa in giro perpetrata ai danni dei “soliti noti”! Questi saranno pure tecnici, ma nel prenderci in giro non hanno nulla da invidiare ai politici! Comunque, il governo dei professori continua a scendere nei sondaggi con la stessa rapidità con cui aumenta le imposte e rincara la benzina! Incapace com’è di decidere, corre ai ripari assoldando altri “tecnici”, istituendo un’altra commissione con tanto di commissari straordinari e tutta quella pletora di risorse che una commissione comporta! Ma in Italia - ormai lo si sa un pò tutti - quando c'è una commissione di mezzo, difficilmente si quaglia qualcosa di concreto! Molto probabilmente quei minimi tagli alla spesa pubblica, semmai saranno, serviranno a malapena a "ripagare" commissione, commissari, segretari, ecc, ecc!!! Affidare, poi, l’incarico di tagliare 'la spesa' ad un super-pensionato a 32.000 euro al mese è stata una vera e propria provocazione nei confronti di chi deve campare con il suo misero stipendio dimezzato dall’euro ed eroso dall’inflazione! Ma tanto è! E lo Stato con una mano prende e con l’altra… pure, senza restituire nulla in termini di welfare e di servizi. Tanto a pagare sono sempre i “soliti noti”. Coloro che non hanno voce. Coloro che tirano fuori fino all’ultimo centesimo di tasse, zitti e mosca! Coloro che vivono nell’umiliazione di chi si vede costretto a ridurre il tenore di vita della propria famiglia. Coloro che sopravvivono nella disperazione di chi non riesce più ad alzare la testa perché quando lo fa non vede una classe dirigente che indica soluzioni, ma una casta di parolai abbarbicati ai propri privilegi. Le persone più fragili si disperano fino a togliersi la vita, perché il potere non li ascolta e quando parla non usa il linguaggio della speranza, ma quello della paura. Ma non può e non deve essere questa la soluzione. Adesso tocca a noi! Adesso tocca alla “genteperbene” di questo paese scendere in campo per ripristinare la legalità, la democrazia, la libertà e la giustizia sociale, per distinguere fra evasori totali con ville e yacht al “loro” seguito e poveri cristi che non ce la fanno più ad arrivare a fine mese e la cui unica colpa è stata quella di mettere su famiglia e di comprarsi una casa! E' vero siamo al collasso: i consumi sono fermi, la disoccupazione in continuo aumento, il malessere sociale pure, il debito pubblico, poi, neanche a parlarne, con le banche che incassano, ma non prestano più soldi a nessuno, con l’energia più cara d’Europa e una macchina burocratica vecchia, farraginosa, obsoleta, ma costosissima! Una macchina che consuma troppo e non cammina più, impantanata com’è nelle sabbie mobili di ruberie, sprechi, privilegi, favoritismi, incompetenze, ingiustizie e corruzioni di ogni sorta e in ogni dove. Il motore è fuso! La carrozzeria ammaccata e arrugginita! L'autista troppo vecchio e ubriaco di potere per restare alla guida! Insomma, la macchina è cor-rotta e va rottamata al più presto assieme al conducente! Riparare questa, senza nessuna garanzia che poi possa rimettersi in moto, costa troppo ed è un rischio - oltre che un lusso - che non possiamo più permetterci! Necessita sostituirla. Ne serve una nuova. Bisogna che la “genteperbene” riprenda in mano il volante e si rimetta alla guida della macchina Italia!
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