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I tesori nascosti

Creato il 06 maggio 2012 da Albix

I tesori nascostiCagliari, come tutte le città antiche di una certa importanza, é uno scrigno che contiene tanti tesori nascosti. Questi tesori vengono fuori, come d’incanto, in occasione della grande manifestazione annuale, “Monumenti Aperti”.

Nonostante il tempo inclemente, oggi, con mia moglie, ci siamo messi alla scoperta di queste perle preziose che giacciono nei più riposti angoli del forziere cagliaritano.

Abbiamo scelto, tra le innumerevoli ed invitanti proposte della manifestazione culturale cittadina, la Chiesa di Santa Rosalia, più nota ai Cagliaritani come la Chiesa degli Artisti. Vi si celebra infatti ogni domenica, alle ore 10 e 30, la Messa degli Artisti: c’é il coro che allieta la funzione religiosa e, soprattutto c’é l’organo, il più importante e il più antico della Sardegna.

La Chiesa si erge in via Torino, nel punto più alto del quartiere della Marina, lì dove sino ai primi del 1800, come attestano importanti dipinti custoditi nella Chiesa, si infilava una lingua di mare e che faceva di questo importante sito l’estremo lembo di terra della città. L’attuale edificio risale al 1700 (é in effetti un esemplare di stile tardo Barocco) ma contiene arredi della preesistente Chiesa di Santa Rosalia che risaliva invece al 1500 (notevoli due altari gemelli, custoditi in due cappelle che si fronteggiano sull’unica navata, un quadro del Bea e un sarcofago).

L’altare maggiore della Chiesa ospita, dopo l’innalzamento a Beato del frate spagnolo Salvatore da Horta, le spoglie dell’umile fraticello mentre la grande santa siciliana, patrona di Palermo e protettrice degli ammalati terminali e dei moribondi é ospitata nella adiacente cappella, a destra del transetto.

Bella la storia del Beato Salvatore da Horta: inviso ai suoi superiori del Convento francescano di Barcellona, a causa del carisma di santità che gli aleggiava attorno sin dai primi anni del suo noviziato, venne sottoposto a processo da parte della Santa Inquisizione che però lo assolse con formula ampia.

Non di meno i suoi superiori lo spedirono, per punizione, in Sardegna, dove venne accolto come un santo dalla popolazione in delirio. Ad accoglierlo, nel

I tesori nascosti
porto di Cagliari, soprattutto storpi ed ammalati: ne guarì una moltitudine e la sua fama di santo persiste ancora oggi nei cuori dei cagliaritani che lo annoverano tra i santi più stimati.

In un corridoio che conduce alla Pinacoteca francescana (oggi purtroppo chiusa al pubblico) 52 stampe di Mario Barberis illustrano la vita del fraticello: vita, miracoli e morte del Beato.


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