I tessuti sintetici inquinano e non sono adatti alla nostra pelle. Simona Oberhammer ci spiega perchè.
La pelle possiede un meccanismo di termoregolazione: se è caldo i pori si dilatano, se è freddo si restringono per regolare e mantenere costante la temperatura interna del corpo. A differenza dei tessuti naturali, parecchi tessuti artificiali impediscono questa naturale funzione della pelle.
Un caldo e leggero piumino, per esempio, può garantirci calore anche nell’inverno più gelido più di quanto possono fare delle imbottiture o delle coperte in tessuto acrilico.
La lana, il lino, il cotone e tutti gli altri tessuti di derivazione naturale si accordano ai nostri ritmi energetici. Quando siamo a contatto con materiali naturali le energie scorrono senza blocchi e tensioni regalandoci sensazioni di benessere e piacere.
Se invece l’ambiente attorno a noi è artificiale possono mettersi in atto dei veri e propri “cortocircuiti energetici”. Il crepitio o le scintille prodotte mentre ci sfiliamo un maglione sintetico, specie se la giornata è secca, sono una dimostrazione delle cariche elettrostatiche che si possono accumulare in presenza di tessuti acrilici, suole di gomma o mobili in poliuretano. Se siamo irritabili, tesi e stressati sicuramente tali materiali contribuiscono ad aumentare stati tensionali e nervosi, specie se indossati a diretto contatto del corpo o se presenti nell’”ambiente letto”, luogo adibito al riposo e alla ricarica energetica.
Nella casa moderna è frequente l’impiego di tessuti sintetici per l’arredamento. Le tende, i tappeti, le stuoie, le imbottiture di cuscini e divani, le tovaglie ed ogni altro tessuto presente sono spesso di derivazione sintetica o artificiale. Tuttavia le influenze che i tessuti hanno sul microclima interno e sull’aria che respiriamo in casa non sono trascurabili. Il tessuto sintetico, generando cariche statiche, attira ioni positivi e, con questi, la polvere e le particelle inquinanti. Inoltre, non possiede le qualità di assorbire e mantenere una certa umidità nell’ambiente e di rigenerare l’aria: il fumo e i suoi componenti tossici permangono a lungo. Le possibilità di rigenerare l’aria sono invece tipiche proprie della materia “viva”, come le fibre naturali.