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I tragici numeri della crisi italiana

Creato il 21 luglio 2013 da Veritaedemocrazia

I tragici numeri della crisi italiana

Napolitano, il Re Sola, visto da Lupe

"Il messaggio del deputato del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista scritto su Facebook:
Facciamo diventare VIRALE questo post ragazzi. Condividiamo come non mai, lo stiamo facendo tutti quanti!
Napolitano blinda il governo e nasconde i conti sotto il tappeto. Per la prima volta nel suo mandato, il presidente della Repubblica ha incontrato il ragioniere generale dello Stato. Perché? Ve lo diciamo noi:
  • Debito pubblico: record a 2.074 miliardi, veleggiamo verso il 130% del Pil;
  • Debito aggregato di Stato, famiglie, imprese e banche: 400% del Pil, circa 6mila miliardi;
  • Pil: atteso un altro -2% quest'anno. Si aggiunge al -2,4 del 2012;
  • Rapporto deficit/Pil: 2,9% nel 2013. Peggioramento ciclo economico Imu, Iva, Tares, Cassa integrazione in deroga lo portano ben oltre la soglia del 3%;
  • Prestiti delle banche alle imprese: -5% su base annua nei mesi da marzo a maggio. In fumo 60 miliardi di prestiti solo nel 2012;
  • Sofferenze bancarie: a maggio sono salite del 22,4% annuo a 135,5 miliardi;
  • Base produttiva: eroso circa il 20% dall'inizio della crisi;
  • Ricchezza: bruciati circa 12 punti di Pil dall'inizio della crisi. 200 miliardi circa;
  • Entrate tributarie: a maggio -0,7 miliardi rispetto allo stesso mese di un anno fa (a 30,1 miliardi, -2,2%). Nei primi 5 mesi del 2013 il calo è dello 0,4% rispetto ai primi 5 mesi del 2012;
  • Gettito Iva: -6,8% nei primi 5 mesi del 2013, un vero disastro;
  • Potere d'acquisto delle famiglie: -94 miliardi dall'inizio della crisi, circa 4mila euro in meno per nucleo;
  • Disoccupazione: sfondata quota 12,2%, dato peggiore dal 1977;
  • Disoccupazione giovanile: oltre il 38%;
  • Neet: 2,2 milioni nella fascia fino agli under 30, ragazzi che non studiano, non lavorano, non imparano un mestiere, totalmente inattivi;
  • Precariato: contratti atipici per il 53% dei giovani (dato Ocse);
  • Ammortizzatori: 80 miliardi erogati dall'Inps dall'inizio della crisi tra cassa integrazione e indennità di disoccupazione."
A questi numeri va aggiunto il dato, stranamente dimenticato da Alessandro Di Battista, sulla povertà: 5 milioni di poveri assoluti, senza soldi per vivere, saliti all'8 per cento della popolazione (dal Fatto Quotidiano).
Grazie Napolitano, grazie Berlusconi, grazie Mario Monti, grazie Bersani e Letta!

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