Identità Golose, il Congresso Internazionale di Cucina, che quest’anno aveva per tema “Una Sana Intelligenza” e di cui si è ampiamente dibattuto, è stato ancora una volta un grande evento che si è concluso con un grande successo.
Tra i grandi protagonisti, quelli che hanno attratto di più il pubblico e hanno fatto interventi ispiranti e illuminanti sono stati Massimo Bottura de l’ Osteria Francescana di Modena e Davide Scabin chef e patron del Combal Zero di Rivoli.
Forse sono quelli che hanno maggiori capacità comunicative, forse perché sono quelli che hanno ben chiaro dove vogliono arrivare e sono dei vulcani in eruzione, di fatto è che i loro interventi sono sempre seguitisimi.
E così si va dal Bottura del sacco nero e dei passatelli a uno Scabin che fa l’amatriciana con la pentola a pressione per combattere lo spreco.
Entrambi sostengono che sprechiamo troppo e se lo dicono loro, allora tutto cambia… è necessario che diventiamo tutti quanti più responsabili!!!
Bottura giustamente sostiene che sprechiamo troppo cibo, parla del suo progetto per Expo 2015, il refettorio per il recupero degli scarti e dell’etica del non spreco.
“Recuperare non è degradante, è una riconquista, un atto di volontà e forza”, e ha continuato: “Buttare significa arrendersi”.
Parte quindi dagli scarti del sacco nero per arrivare a un piatto gourmet di gran classe.
Parla di un passatello realizzato con gli scarti e preparato recuperando le bucce di patate,di topinambur e di pastinaca che una volta passate in forno si trasformano in farina vengono poi lavorate. Il brodo per i passatelli è anch’esso preparato con gli stessi scarti: magari leggermente affumicati, così da evocare il sapore dei cibi cucinati sulle stufe economiche dalle nostre nonne…
E questo piatto di passatelli in brodo sono un condensato di tradizione, di storia, di passato, di presente e di futuro del recupero.
Il progetto «Refettorio Ambrosiano», è mensa per i poveri da 96 posti che sarà ricavata dal Teatro Greco, nel quartiere alla periferia di Milano, ristrutturato dal Politecnico. Nel Refettorio, aperto per tutto maggio 2015 e gestito dalla Caritas, saranno cucinati gli avanzi dei padiglioni di Expo 2015, ispirato al tema «Nutrire il Pianeta»
Altre proposte di Massimo Bottura la “Fotografia commestibile della Valle del Po” che ha fatto assaggiare al pubblico presente in sala direttamente dalla pentola e lo “Spaghetto che vuole diventare Lasagna“. Due piatti che parlano dell’Emilia, la sua terra per la quale nutre un profondo amore così come ama la sua gente e i suoi prodotti. Sono più che convinta che se questa performance se si fosse svolta in America a Bottura sarebbe valsa una standig ovation
A stupire e a sorprendere i presenti anche Davide Scabin, con la sua lezione di di arte e matematica e la sua amatriciana nella pentola a pressione.
Ha incantato i presenti parlando della sezione aurea, del numero di Dio e di come influiscano da sempre il nostro rapporto con quello che vediamo e creiamo.
“Ciò che ci sembra bello rispetta delle regole matematiche, o meglio delle regole naturali poi codificate dalla matematica, e Fibonacci lo ritroviamo non solo nell’interpretazione di Mario Merz ma anche nelle conchiglie, nelle piante, in natura. E proprio di natura ci nutriamo…”
E così Scabin prepara una amatriciana in pentola a pressione, tutelando sia l’ ambiente (cuocere la pasta con questo metodo ci porterebbe a risparmiare 17 miliardi di litri d’acqua all’anno) che la salute (1 gr. di sale sogni 100 gr. di pasta).
Il risultato finale? Una pasta al dente, cremosa e pressoché perfetta: salutistica e senza sprechi!!!
Più geni di così???