Idiocracy!

Sento dire a molti militanti, nonché alla stampa e ai giornalisti vicini al PD, che con Renzi sarebbe stato diverso. Mi permetto di sostenere il contrario: la stragrande maggioranza di chi ha votato il M5S non avrebbe mai potuto votare un politico inquadrato nel PD, che ha gli stessi modi di fare dei politici di professione, che utilizza lo stesso linguaggio appropriandosi di determinate battaglie e contenuti, che evidentemente non gli appartengono (e questo si nota chiaramente); che ha dalla sua parte solo l'anagrafe e nient'altro. Una brutta copia di Blair intrisa di sano berlusconismo. L'evoluzione di "Quelo" e del "Mbuto" di Corrado Guzzanti. Non la creatività, ma la presunzione, la supponenza e l'arroganza al potere. Quale cambiamento sarebbe stato? Sarebbe stata un'ulteriore e più consistente debacle da parte di un partito trito e ritrito, dove gli stessi giovani militanti hanno idee e modi di fare appartenenti ad un'altra epoca. A questo punto l'unica cosa che potrebbe fare il PD sarebbe azzerare la sua classe dirigente e consegnare il partito nelle mani di giovani e militanti che non hanno mai occupato posti di dirigenza nelle dirigenze nazionali, regionali e provinciali e nelle strutture giovanili. Ma soprattutto dovrebbero dimettersi immediatamente quei personaggi "figli di", presentati al posto dei padri, di trent'anni o poco più, che sono vecchi dentro e rappresentano la vera cancrena del nostro sistema partitico, laddove la politica diventa ereditaria, laddove si creano le discendenze. In questo le nostre zone: l'Irpinia, il salernitano, il Cilento, il lagonegrese, il potentino primeggiano nella pratica del "familismo amorale". Sono vent'anni che assistiamo inermi alla depauperizzazione culturale di un'identità che ha fatto nascere e prosperare la nostra Repubblica: non si è salvato nulla e tutto cio' non è stato sacrificato per innovare, ma per regredire verso una nomenklatura partitica ottusa e corrotta. Almeno adesso fate la cosa giusta!