idiosincrasie

Le nevrosi neuronali avviluppano i miei pensieri fra le tenebre e la polvere delle mie insanità.La mia insofferenza a me stesso si manifesta sotto forma di un bastardo prurito che scorre sulla mia pelle senza darmi tregua. È come se sulla mia pelle scivolassero piccole scariche elettrostatiche che implicano terribili sussulti e tensioni spastiche della mia cute. Non sono tic, non commetto nessun gesto stereotipato ed inutile senza controllo dopotutto; sono piccole, brevi, acute, incoercibili raffiche di paura e, dolore. Arrivano sottovoce, la notte, quando sono stanco e le sinapsi sono più che altro un ricordo nostalgico e, piano, s'arrabattano arrampicandosi su per la mia schiena concentrandosi sulla mia scapola sinistra. Per una qualche ragione gli deve piacere un sacco la mia scapola sinistra; sarà colpa di un chakra non funzionante, non so, ma Loro stan li, iraconde, ad inquietarmi, a nutrire con passione i miei dubbi e le mie ubbie.Suppongo ci sia una ragione perfettamente medico-scientifica che giustifichi queste mie inefficienti impressioni, o, quantomeno, sia tutto equamente liquidabile con un'oculata diagnosi di pazzia, follia, stupidità, superstizione; ma ciò non esclude necessariamente che, per quanto mi spaventino, per quanto le combatta ogni santo giorno e le costringa entro gabbie di forzata razionalità, non trovi assolutamente adorabili queste mie dolcissime manifestazioni d'intolleranza a me stesso.