ieri a borgo

Nel borgo c,è quella aria tipica di fine estate che si sente solo a fine estate. Fresco e non troppa gente, sicuramente meno luce e meno spensieratezza tra i banchi del mercatino e sui basoli del selciato, nelle due piazze piene di colori. Faccio un giro con Testazza che deve tornare presto, per una cena in famiglia, un giro , sempre il solito. E poi un saluto alle nostre libraie preferite. Alle sette l' orologio della libreria emette il suono di un volatile, stridulo e lungo. Il mio amico cerca di spiegare alle due donne un pezzo di vita che ha vissuto e a volte mi sembra che non riescano a capirlo, che capire mica è sempre facile, lo capisco. Sul ritorno vediamo l' esposizione temporanea di un' acquerellista milanese, tanto triste e dimessa che non vedo l'ora di andarmene. Le opere non mi dicono niente. l androne dove espone , credo la pertinenza della sacrestia è desolato e bellissimo.....