Ieri altra utenza staccata dall’Aem: in un appartamento privato in centro. E i servizi sociali stanno tagliando sull’assistenza per non pochi utenti

I servizi sociali del Comune di Cremona non hanno più soldi per sostenere gli impegni presi in precedenza con gli utenti. Si potranno discutere le scelte compiute in passato, avanzare critiche e proposte: oggi però l’assessorato è in condizioni drammatiche. Il dato che si apprende è che i tagli colpiranno altri utenti, non solo Sandro Merli.
Parte degli assistiti continuerà a ricevere piccoli aiuti fino a settembre grazie a un bando dell’azienda sociale del Cremonese. Poi il futuro per ora è incerto anche per loro.
I target sono stati abbassati, per usare un’espressione non priva di garbo. Che corrisponde a una constatazione di fatto degli uffici di palazzo Ala Ponzone Cimino: la soglia di fragilità sotto la quale intervengono i servizi scende, e quindi esclude utenti come Merli e altri. I cremonesi maggiormente in difficoltà corrono un rischio che dovrebbe diventare una priorità per il Comune.
L’assessore Luigi Amore in passato, anche di recente, ha segnalato sul giornale La Provincia le difficoltà di bilancio dell’assessorato. La direttrice delle Politiche sociali Eugenia Grossi procede di conseguenza per uno stato di necessità sulle cui cause la discussione sarà certo aperta, anche perché alla fragilità socio-economica si abbina in vari casi un problema di morosità con l’Aem, e persino situazioni di incomprensione con gli stessi servizi sociali.

Ieri, oltre che a Merli a Borgo Loreto, un altro distacco di utenze Aem è stato effettuato in un appartamento che si trova in una zona centrale, a Cremona.

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