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Ignazio Marino: l’assessorato agli stili di vita e i primi passi del neo-sindaco di Roma

Creato il 26 giugno 2013 da Ilnazionale @ilNazionale

Elezioni Roma - Conferenza stampa di Ignazio Marino26 GIUGNO – È inutile negarlo: nonostante il grande astensionismo, le recenti elezioni amministrative si sono rivelate un vero e proprio successo per il pd, che ha trionfato in quasi tutti i comuni d’Italia.
Naturalmente, il dato che più interessava era il risultato elettorale al comune di Roma e, sebbene nei sondaggi Ignazio Marino superasse di molti punti l’avversario Pdl Gianni Alemanno, la tensione in casa pd era altissima. (Nelle passate elezioni infatti il favorito Rutelli fu battuto per un soffio proprio dallo stesso Alemanno).
I risultati del ballottaggio parlano chiaro: Ignazio Marino 63,9%, Gianni Alemanno 36%. Vittoria schiacciante dunque per il candidato di centrosinistra, che riunisce nella sua lista il Partito Democratico, i Verdi, Sinistra Ecologia e Libertà e il partito socialista italiano.

Ma quali sono i primi passi compiuti dal neo-sindaco? Quali le promesse fatte ai romani?

Sicuramente uno dei punti forti del suo programma è la sfida della mobilità sostenibile: se infatti in città come Berlino, Amsterdam o Milano la bicicletta viene utilizzata regolarmente come mezzo di trasporto, a Roma solo il 0,4 %  degli spostamenti è effettuato in bicicletta. In realtà, un piano redatto dal Comune  in collaborazione con le associazioni dei ciclisti era stato approvato nel 2010, ma mai reso operativo. Il piano va dunque messo in pratica attraverso tre punti: maggiore coinvolgimento delle grandi aziende private e soggetti pubblici per la promozione della ciclabilità, pianificazione delle reti ciclabili attraverso una rete che si estenda a raggiera dalle principali fermate della metro o del treno, messa a gara del servizio di bike sharing su vasta scala.

Non è un caso, tra l’altro, che una delle prime dichiarazioni del neo sindaco abbia riguardato la pedonalizzazione dei Fori Imperiali: “Ci saranno tante discussioni, ma lo faremo: per l’orgoglio di Roma e di tutto il pianeta creeremo ai Fori imperiali il parco archeologico più grande del mondo. Roma deve tornare ad essere una capitale internazionale”, ha dichiarato Marino il 14 giugno, pochi giorni dopo la sua vittoria elettorale.

 

IGNAZIO 1
Altro punto chiave è poi la sfida nel settore trasporto pubblico, materia che sta particolarmente a cuore ai romani dopo lo scandalo “Parentopoli”, cioè assunzioni all’Atac da parte di Alemanno di amici e parenti. Il numero enorme di personale amministrativo senza che ve ne fosse l’esigenza, a fronte invece di una carenza di personale da destinare alla guida dei mezzi e alla manutenzione degli stessi, ha finito con l’accentuare enormemente le disfunzioni di un sistema già non particolarmente efficiente.
Marino si ripropone innanzitutto una gestione dell’Atac in cui i partiti rimangano fuori dai Consigli di amministrazione, per poi puntare su una incrementizzazione dei servizi operativi e una serie di forme di agevolazione per famiglie meno abbienti.

Certo, nella pratica, i primi passi del neo-sindaco non sono stati accolti calorosamente, nè a destra nè a sinistra: il pomo della discordia è stata l’invenzione dell’Assessorato agli stili di vita, con a capo l’outsider Luca Pancalli, che dovrebbe riunire Sport, Salute e parte della Cultura, mentre mancano ancora caselle strategiche come Bilancio e Urbanistica.

In molti, da destra a sinistra, si chiedono in cosa consista materialmente tale incarico e se ce ne sia veramente la necessità, altri polemizzano sulla scelta stessa del nome: dobbiamo aspettarci anche un assessorato alla Digestione, al Progresso e alla Generosità, al Bilancio della Vita?- Si chiedono i maligni.

Ad ogni modo, non è possibile trarre conclusioni affrettate, in quanto una giunta definitiva non è stata ancora formata. Certo è che fin da subito il neo-sindaco non ha perso tempo per far parlare di sè e tracciare una netta linea di confine con la precedente amministrazione.

Resta da vedere se gli obiettivi -senza dubbio ambiziosi- saranno portati  a termine o, alla prima difficoltà, si ridurranno ad una bolla di sapone.

Maria Elena De Tura

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