Ciao a tutti, eccomi qui dopo 3 giorni di sindrome del giorno dopo smaltiti a Gisenyi, Kivu azzurro, spiagge immacolate e niente coccodrilli. Non c’è da stupirsi che quel furbastro di Habyarimana avesse fatto di Gisenyi la sua prefettura per avere la scusa di andarci in vacanza a spese dei contribuenti.
Si dice che il buon anno si riconosce dalla prima settimana, così sono felice di darvi la prima buona notizia del 2012 in mezzo a quelle brutte che arrivano dal Marocco all’Afganistan dove i bigotti la stanno facendo da padroni, compresi quelli ebrei che adesso attaccano con i giudeo-talebani Haredim(su questo argomento tornerò domani): in Canada hanno arrestato Léon Mugesera. Se non lo conoscete, ve lo presento: era un tipo chediceva “prendetemi quegli scarafaggi (i ripugnanti insetti saremmo noi Tutsi, N.d.D) e ricacciateli in Abissinia.” E ancora, rivolgendosi alle milizie:“Se non gli tagliate il collo, lo taglio a voi.” Queste e altre delicatezze sono state pronunciate nel 1992 in un memorabile discorso a Kabaya. Potete leggerlo qui.
Si potrebbe pensare che un tipo così abbia aspettato con impazienza il genocidio per mostrare al mondo come si eliminano gli scarafaggi, invece no. Nel 1992, stanco di fare il ministro nel governo Habyarimana e di insegnare lettere all’università di Kigali (mi sarebbe piaciuto sentire come spiegava Proust) il buon Leon è andato nel Québec, famigerato paese di bigotti dove gli assassini o aspiranti tali sono protetti come a Roma. Nel 2000 il governo del nuovo Rwanda ha chiesto la sua estradizione indicandolo fra i pianificatori del genocidio,così il governo di Ottawa ha fatto perquisire la sua abitazione trovando una quantità di documenti con incitazioni all’odio razziale. Condannato in prima istanza nel 2001, Léon è stato rilasciato in appello nel 2003 per “esagerazione delle prove”, una formula tipicamente canadese per dire una cosa e il suo contrario. Scusate, come si fa a “esagerare” una prova? A meno che incitare la gente al massacro sia considerata un’attività da gentlemen e pertanto non meritevole di sanzione.
A questo punto si potrebbe credere che Léon sia scomparso nel profondo Nord, magari riciclandosi come trapper oppure come boscaiolo e partecipando ai concorsi di danza sui tronchi galleggianti. I miei 2 cognati lo hanno fatto prima di diventare uno predicatore televisivo e l’altro vescovo evangelista. Ma a differenza dei miei 2 cognati, che oggi sono stimati cittadini canadesi, Léon non è riuscito a ottenere la cittadinanza. Così il governo di Ottawa lo ha arrestato due giorni fa per “mancanza di titolo di soggiorno.” Incredibile, pianifichi un genocidio e ti arrestano come sans papiers. Be’, anche Al Capone è scivolato sulle tasse…
Dragor