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Il 2013, mese dopo mese

Creato il 27 gennaio 2014 da Mapo
Sono un po' in ritardo, lo so, ma mi piace fare quello occupato.
E mentre il 2014 macina km come un ciclista in volata, a noi, che qualche volta rimaniamo nel gruppo di coda, piace anche guardare indietro, per vedere quello che ci siamo lasciati alle spalle.
Nello specchietto retrovisore compaiono un sacco di cose.

Il 2013, mese dopo mese

Gennaio: tempo di capodanno e rifugi. Il 2013 comincia al Rifugio Colombé, località Paspardo. Io ho i capelli lunghi, una camicia a righe degna di Mauro Corona e fuori fa freddo, mentre i fuochi d'artificio illuminano la pianura, lontana. Mille, tra desideri e propositi, si alternano tra i bicchieri di vino.

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Febbraio: Milano, Palazzo delle Stelline. A pochi passi dall'ultima cena di Leonardo si appendono al muro fotografie di presenze intermittenti (Absence of Subject). Un attimo prima le cose sono lì, immobili sotto l'occhio del fotografo e un attimo dopo sparite, in un soffio.

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Marzo: si corre la Stramilano. Sotto una pioggia battente migliaia di milanesi indomiti si pestano i piedi a vicenda, sotto pettorine fradice e K-way dai colori sgargianti. Fino a poco tempo fa ricordavo anche di aver fatto un buon tempo, ora posso solo dire che è stato bello partecipare.

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Aprile: in città sbarca il Fuorisalone. Le vie del centro si popolano di gente con la tuba e gli occhiali dalle montature colorate. Tutti si bevono gran birre fino a notte fonda, schivando i secchi di acqua fredda che i condomini dei piani alti lanciano infastiditi. Le lesbiche si baciano in pubblico, qualcuno trova il modo di fare affari affittando una stanza e quasi nessuno guarda i mobili, ma va bene così.

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Maggio: si trasloca! Questa è l'ultima foto scattata nel vecchio "rifugio" in legno in corso di Porta Romana. Stanchi di avere mezza famiglia del proprietario appoggiata in casa a caso, abbiamo raccolto in una sacca baracca e burattini e ci siamo trasferiti qualche metro più in là. Ora abbiamo un contratto, un terrazzo e un bar rumorosissimo a 4 metri in linea d'aria. Ma si ride un sacco comunque.

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Giugno: c'è chi monta le gomme da neve per andare da Milano a Sesto San Giovanni e chi si avventura per strade sterrate di montagna con decappottabili d'epoca. La musica (un po' a rallentatore anche grazie all'autoradio non proprio di primo pelo) è lo sfondo ad un soffitto verde, fatto di piante e cime innevate. Scarponi ai piedi, tettucco sollevato e via: si parte!

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Luglio: quando ho raccontato di questa vacanza a casa la parola più gentile che ho sentito è stata "cretino"! Avevano ragione, ma io vi assicuro che ci si può divertire da matti anche a fare una settimana in Corsica vedendo il mare, per sbaglio, giusto qualche ora.

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Agosto: l'Italia affoga tra afa e zanzare, mentre io e Fabry scappiamo verso il grande nord. Uno zaino in spalla stipato all'inverosimile, l'acquolina in bocca per lo squalo putrefatto che ci aspetta, la voglia di tentare un viaggio vero e di raccontarlo a tutti quelli che vogliono stare a sentire (Icelandic Tale)! In una parola: Islanda.

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Settembre: Milano Film Festival. E sul sagrato del Piccolo Teatro si ride, si balla, si scherza parlando di lavatrici e si incontra gente che vale la pena. Una settimana tutt'altro che in bianco e nero

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Ottobre: Fabio è un amico di Brescia. Gioca a pallacanestro, adora andare in montagna, ha un accento inconfondibile, perde qualunque cosa tenga in mano e, miracolosamente, è un bravissimo medico. Lo invidio perché sta passando quattro mesi particolari della sua vita, a fare ecocardiogrammi ai norvegesi. O lo ammazzo o lo vado a trovare. Che Bergen sia!

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Novembre: il solito mese un po' spento. Comincia a fare freddo, l'autunno è ovunque e Milano diventa più grigia del grigio. Non resta che andare a spasso a fare due foto

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Dicembre: e anche quest'anno, piano piano, arriva ai titoli di coda. Sono coperti di neve e paesaggi bellissimi. La Valtellina, in tutto questo, merita il posto d'onore.


Grazie. A chi c'è tutti gli anni, a chi c'è stato solo questo e poi scomparirà.
A chi ha avuto la curiosità di arrivare a leggere fino a qui.
Ci si vede l'anno prossimo, sperando di avere qualche foto davvero speciale da raccontare.

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