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Il 24 gennaio 1979 le brigate rosse uccisero un operaio comunista, Guido Rossa. Il 27 gennaio io ero a Genova al funerale con Pertini e Berlinguer.

Creato il 23 gennaio 2012 da Slasch16

Il 24 gennaio 1979 le brigate rosse uccisero un operaio comunista, Guido Rossa. Il 27 gennaio io ero a Genova al funerale con Pertini e Berlinguer.

Migliaia di persone sotto una pioggia incessante parteciparono al funerale di Guido Rossa e c’ero anch’io con il gruppo di Milano a rendere omaggio ad un uomo che difese la classe operaia, lo Stato e la democrazia. C’erano anche Sandro Pertini ed Enrico Berlinguer.
Domani è il 32° anniversario ed io lo voglio ricordare.
Chi era Guido Rossa? Un uomo come  vorremmo fossero tanti altri uomini.
GUIDO ROSSA nacque a Cesiomaggiore il 1 dicembre 1934.
Operaio di origine veneta, visse per parecchi anni a Torino per poi trasferirsi a Genova.
Iscritto al PCI, divenne sindacalista della CGIL all’Italsider di Genova-Cornigliano.
Appassionato di montagna, Guido Rossa è anche ricordato per la sua attività di alpinista, di fotografo e per il suo impegno nel Club Alpino Italiano. A lui venne intitolata la prima palestra di arrampicata di Torino.
Nell’ottobre del 1978 Rossa notò un uomo intento a nascondere volantini delle Brigate Rosse dietro a un distributore di bevande. L’operaio era Francesco Berardi, che cercò inutilmente di fuggire: fermato dalla vigilanza della fabbrica, si dichiarò subito prigioniero politico. Venne consegnato ai carabinieri e arrestato.
Guido Rossa denunciò Berardi e testimoniò al processo, nel quale lo stesso Berardi, poi suicida in carcere, venne condannato a quattro anni e mezzo di reclusione.
Temendo una vendetta dei brigatisti, il sindacato offrì per alcuni mese a Rossa una scorta, formata da operai volontari dell’Italsider, a cui lo stesso Rossa in seguito rinunciò.
Il 24 gennaio 1979 alle ore 6 e 30 del mattino Rossa uscì di casa per recarsi al lavoro e salì nella sua Fiat 850. Ad attenderlo su un Fiat 238 parcheggiato dietro c’era un commando composto da Riccardo Dura, Vincenzo Guagliardo e Lorenzo Carpi che gli spararono contro sei colpi, uccidendolo.
Questo drammatico episodio suscitò molto clamore e le Brigate Rosse, fino a quel momento baluardo ideologico di una certa parte operaia di marca massimalista, iniziarono a perdere consenso proprio in quelle stesse frange, ponendo inizio al loro declino.
A Guido Rossa vennero dedicate, nel corso degli anni, una medaglia d’oro al valor civile, più un padiglione all’Ospedale San Martino di Genova e numerose vie o larghi di diversi comuni. 



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