Magazine Per Lei
IL BAMBINO INVISIBILE. Confessioni di una mente pericolosa: la mia!
Creato il 12 gennaio 2012 da NinaIn quest'ultimo caso vorrei essere un elfo.Abito la casa con un piede, con l'altro sono già fuori. Ho iniziato a fare gli scatoloni, a impacchettare libri e cianfrusaglie. A smadonnare anche - per la riduzione del già esiguo spazio vitale - attività questa che compenso con un'intensa visualizzazione creativa. Tradotto: fantastico, sogno ad occhi aperti. Potremmo vederla come una sorta di auto-terapia casareccia, a costo zero: con il corpo sono qui, ma la mia anima è libera!Della serie: questa cosa che sto facendo mi riesce male qui nel grottino, perché è buio, scomodo, devo fare lo slalom mi mancano gli strumenti necessari. E' tutto disfunzionale e io mi sento infastidita da tutto, sono irrequieta, I feel uncomfortable.
Se fossi a casa nuova sarebbe diverso (e qui faccio partire l'immagine sostituiva, diciamo pure consolatoria e compensativa). Perché è vero che mi aspettano grandi cose e blablabla, ma per ora sono ancora qui, a stringere i denti. Per ora questo è ancora il mio presente e ci sto stretta. Molto.Sto sclerando di brutto, ve lo dico. Se non avessi la prospettiva del trasferimento (ancora due mesi, spero) avrei già compiuto qualche malsano gesto, o verso me o verso terzi e frequentando soprattutto una gatta e un uomo, la scelta è abbastanza esigua. Uno dei tre. Il quarto manca. Manca, è vero, ma che vi credete io sono una mamma davvero alternativa! Difatti in questi tempi di magra, per ovviare al problema mi son attrezzata e - udite udite! - mi sono fatta il bambino invisibile!
Oddio detto così sa di psicosi galoppante, voglio dire non è un atto volontario e cosciente, più un parto (O_O) spontaneo della mente. Sto maledetto se ne sta buono buono nel suo meraviglioso mondo dei balocchi, quello fatto apposta per i furbi, sadici come lui che se la tirano e fanno i preziosi. Poi così, quando gli gira a lui, a sorpresa, arriva e mi invade gli scenari mentali che con tanta cura e amore mi sono costruita per provare a stare bene. Anzi no: per provare a stare meglio! Vi faccio un esempio: sono lì che, per non cedere all'apatia e allo sconforto da grottino, immagino di cucinare la cenetta a Lui, nella mia nuova cucina iper-funzionale (goduria infinita!), intanto sorseggio un buon calice di bianco (che classe!), ho messo su un disco (vinile!) per accompagnarmi piacevolmente e mentre è su che cuoce, vado a scegliere le candele (romantica!), poi mi sdraio sul divano (comodissimo!) e magari leggo due righe, o mi rilasso guardando la luce che entra (perché entra!) dalle vetrate. Oppure vado sul terrazzo (ossignore è vero: ho un terrazzo!), sulla mia seggiolina di vimini, a gustarmi il sole che scende dietro la collina e....SCRRRCRRRRR....BRRRZZZZ....la puntina salta sui solchi, l'immagine si frammenta e chi ti spunta? Lo stronzetto sul seggiolone!
"E tu chi cazzo saresti? Cosa ci fai nel mio personalissimo ultra fighissimo sogno? No grazie, io sto benissimo così: Io e Lui nella versione migliore e più splendente di Noi, nella nostra nuova casa. Ma non mi vedi come sono libera, spensierata, padrona di me e della mia vita? Non ti rendi conto che peso saresti, che intralcio? Tu vuoi succhiarmi tutte le energie, lasciandomi in dono l'occhiaia perenne! Tu vuoi minare la mia relazione con l'uomo che amo. Io lo so, li conosco quelli come te, lo so quello che riescono a fare tra una pisciatina e un rigurgito santo. Cosa vuoi? Eh? CoOoSA vuoi da me? Non rispondi eh? Non sai che dire - forse non sai manco parlare ancora - però sai ridere. Si, sai ridere... Sai fare anche gli occhioni dolci per la verità... Ma guardati! non m'incanti mica a me, con le tue gengive da vecchietto sdentato, le tue cacche puzzolenti, le tue pretese da dittatore, le tue mani cicciose, con quelle coscette....Oddio ma guarda che coscette che hai! Ma ti sei visto che sei? Sei....Tu...tu sei...e smettila di fare quella risata lì e quegli occhioni da micio, che poi non ci capisco più niente....tu...tu...tu....sei l'Amore di mamma. AAAAAAAAAAAAAAAAAAH. Cazzo! Lo sapevo che finiva così! Mi hai fottuta un'altra volta".
E non c'è il rewind, non posso più tornare indietro al mio idillio ultra moderno. Lo stronzetto si prende tutto lo spazio, mi tocca cambiare visione. Punto. Sapendo che lui è in agguato, sempre.
Nella realtà invece è andata così. E' andata che ho trascorso il martedì sul divanetto, a coccolarmi... No, scusate, ma chi prendo per il culo. Mi sono letteralmente sfondata di biscotti e cioccolata spalmabile (quella della Novi), mi sono bruciata i neuroni con ore di serie tv (Big Bang theory e Scrubs), mi sono annullata nel dolce oblio del sonno, mi sono uccisa di cazzeggio e i meglio cazzi vostri su FB e tutto questo per un validissimo motivo: perché mi era tornato il ciclo. E non me l'aspettavo proprio - Fssssssssssssh - è il rumore del naso che cresce. E siccome ero a corto di risorse e buon umore (leggi endorfine) e non volevo pensarci, non volevo dedicargli nemmeno mezzo secondo della mia giornata, né una delle mie preziosissime lacrime - No, maledette rosse non avrete il mio cuore, ma solo il mio corpo. Una mercenaria del ciclo. Faccio quello che c'è da fare, senza sentimento, senza coinvolgimento - per questo necessitavo di una consistente dose sia di sostanze eccitanti (santa cioccolata) che di sostanze anestetizzanti (di origine naturale, tranquilli non mi drogo). Salvo che poi qualcuna su faccia libro (non faccio nomi: PAOLA MINEO) pubblica questo frammento di un corto della Pixar. Ed è il tracollo di Nina. Ore di lavoro su me stessa che vanno a puttane, letteralmente.
Mi è esplosa una mina in petto, giuro. Non controllavo più i miei condotti lacrimali, singhiozzi impastati di gocce copiose e salate. Una fontana che zampilla. Ossignore che scena pietosa, che spettacolo imbarazzante.Come è potuto succedere? Guardavo Ellie e pensavo:- Povera piccola, io lo so cosa stai provando. Ghgggg...Buuuuuu....E' orribile lo so....Awwwwww....si è vero, trasformare il dolore in una risorsa per la coppia, questo è il segreto! Quanto siamo bravi io e Lui, quanto siamo coraggiosi e forti. Siiiiiii (gh) abbiamo tanti sogni, tanti progetti e ci amiamo alla follia....Ahahahahauuuu... proprio come loro anche noi invecchieremo senza invecchiare dentro, come due eterni innamorati...Uhaaaaaaaaa -
E' così che va, a volte. Passi i giorni dietro a mille cose e non ti accorgi che nel tuo intimo si agitano speranze, che approfittano della tua distrazione e si nutrono della tua ingenua e cieca fiducia. Mi sono ritrovata a cercare conferme in tesi - rigorosamente scientifiche - quali: - Lo abbiamo fatto con più trasporto questo mese.- L'ovulazione coincideva col natale, che è un periodo magico per antonomasia.- Sto mese non ci ho pensato quasi mai, presa com'ero dalla casa nuova- E' una questione di statistica, di probabilità. A forza di provare, anno dopo anno, alla fine deve arrivare PER FORZA anche il mio turno. Succede a tutte prima o poi, perciò anche a me!
Ah, le inoppugnabili verità della scienza! Bullshit. Lo so bene io, a posteriori però. Perché la verità è che sono come sdoppiata, la mia vita può essere così riassunta (brutalmente):Fase I ascendente: dopo il ciclo, ormoni a mille, buon umore e determinazione. Fiducia e ottimismo. Una specie di eccitazione gioiosa si impossessa di me. Sono brava, buona, fortunata! Tutto è possibile! La vita è meravigliosa!Fase II discendente: dopo l'ovulazione, umore visibilmente altalenante, ci credo sempre meno, strane tendenze suicide si impossessano di me, accentuandosi man mano che aumentano i sintomi e mi avvicino al ciclo. A ridosso il senso di inutilità e inadeguatezza mi pervadono. La disistima e la malinconia raggiungono il loro massimo storico. Sono un mostro, faccio schifo, sono una sfigata. La vita è una merda!E poi via, si ricomincia! E' come una giostra, se vuoi vedere il lato comico e grottesco, o come una ferita che sta lì, nascosta agli occhi, sempre aperta e ciclicamente sanguina (e non solo metaforicamente!), se vuoi guardare al lato tragico. Però pian piano impari a conviverci, ad aspettare che il down passi, senza giungere a conclusioni affrettate e a giudizi estremi su di te, la tua vita, il mondo intero. Impari a conviverci, ecco, ma non a gestirlo. Le emozioni non si gestiscono, si vivono. Fino in fondo. Solo così riesci poi a prenderti per il culo da sola e a riderci su.
Si, il peggio è passato e mi piace guardarlo dalla riva, mentre si allontana. Sapendo che ogni volta quel che mi lascia addosso è una pazza voglia di tornare a vivere, a godere, a gioire. E' cominciata la Fase I ! Evviva !
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