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Il barocco romano secondo Corelli

Creato il 08 gennaio 2011 da Stefanorussoweb

Negli ultimi due decenni del XVII secolo prende forma a Roma, grazie all’opera di Arcangelo Corelli (1653-1713), il genere del concerto grosso.
Questo è una diretta evoluzione della “sonata a tre”, composizione strumentale caratterizzata appunto dall’utilizzo di tre strumenti, in genere due violini e un violoncello con basso continuo realizzato dal clavicembalo o dall’organo.
Nel concerto grosso il nucleo della sonata a tre va a costituire il “concertino”, che esegue i temi principali del brano, a cui si oppone il “concerto grosso” o “ripieno” costituito da altri strumenti che raddoppiano quelli del concertino, costituendo una delle prime forme di orchestra nel senso moderno del termine, e che sono utilizzati per sottolineare le cadenze, come rinforzo per parti di particolare importanza e come eco al concertino.

Corelli compose dodici concerti grossi (Op. VI) pubblicati postumi nel 1714 e concepiti per essere eseguiti in occasioni particolarmente importanti e quindi caratterizzati da un tono particolarmente maestoso e solenne.
I primi otto sono concerti “da chiesa” in cui prevalgono gli aspetti contrappuntistici e i movimenti fugati, gli altri quattro sono invece “da camera”, caratterizzati da un preludio lento seguito da vari movimenti di danza. Tali differenze di destinazione non incidono comunque sull’unità stilistica dell’opera e non è rara la presenza di elementi cameristici nei concerti da chiesa e viceversa. Con i suoi concerti grossi Corelli segna il passaggio dalla fantasia e dalla ricchezza espressiva della musica barocca all’equilibrio e alla misura della musica neoclassica, trapasso che ha il suo principale esempio nel concerto in sol minore “fatto per la notte di Natale” caratterizzato da un sapiente equilibrio tra il carattere maestoso dell’impianto e il rapporto armonico tra le singole parti.

Riferimenti bibliografici

  • G. Manzoni, Guida all’ascolto della musica sinfonica, Feltrinelli, Milano 1967
  • M. Privitera, Arcangelo Corelli, L’epos, Palermo 2000
  • Riferimenti discografici

  • A. Corelli, Concerti grossi op. 6, Naxos, 1993
  • da “Il Pendolo” del 6 luglio 2009



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