Al recente Salone del Naturale e del Biologico (SANA) sono stati presentati i risultati dell’Osservatorio 2013, grazie a un’indagine svolta da Nomisma, al fine di comprendere da una parte le esigenze del consumatore, sempre più attento a queste tematiche, dall’altra le caratteristiche di un mercato ancora tutto da sviluppare, ma in continua ascesa. I dati, divisi in varie presentazioni, riguardavano sia il mondo del biologico che tutto ciò che è cosmesi naturale. Cercheremo di riassumere tutte queste informazioni in un paio di post.
Il biologico in Italia: come siamo messi?
Cominciando dai dati che riguardano il biologico, possiamo dire che l’Italia nel suo piccolo si dà da fare: a livello di produzione l’Italia rappresenta il 10% dell’Europa (e il 3% del mondo), detto in altri valori: il 9% dei terreni agricoli italiani è bio. Ci sono quasi 50.000 operatori bio in Italia (per l’esattezza 49.079). A livello regionale sono molto avanti al Sud, ovvero in Sicilia, Calabria, Puglia, seguiti poi da Emilia Romagna, Toscana e Lazio.
Parlando di prodotti bio è da notare che non tutte le categorie merceologiche sono ben “presidiate” dall’equivalente biologico (ad esempio superalcolici o carne e derivati), ecco perché la maggior parte dei prodotti acquistati sono frutta, verdura, latte, uova, biscotti, pane, zucchero, ecc.Oltre la metà delle persone (54,5%) ha acquistato almeno un prodotto bio nel settore alimentare, nell’ultimo anno. E ci sono almeno un buon 32% di persone che comprano prodotti alimentari bio ogni settimana.
Che tipo di persona è un cliente di prodotti bio? Laureato/a, con un buon reddito, e con figli sotto i 12 anni. Abita principalmente nel centro-nord. Ogni quanto compra prodotti bio?
Nella cosmesi questo dato è molto più alto: l’81% delle persone ha acquistato almeno 1 prodotto naturale o con ingredienti bio, negli ultimi 12 mesi. Vedremo successivamente in un post dedicato il dettaglio su tutto ciò che è cosmesi naturale.
E’ interessante come la spesa per questa tipologia di prodotti non sia in calo, tutt’altro. E si accompagna a una maggiore attenzione su tutto ciò che riguarda la cura della persona e della casa. Se la spesa media delle famiglie italiane, anche a seguito della crisi, è calata su molte categorie merceologiche (abbigliamento -8%), quella per i prodotti per il corpo o detersivi è aumentata (rispettivamente +3% e +2%).
Non solo alimenti bio…
I cosmetici naturali sono una nicchia della cosmesi, e a sua volta i cosmetici bio, sono una sotto nicchia della nicchia. Il loro consumo è tuttavia in aumento. Anche per i prodotti cosmetici – nei quali ricordiamo i top 5 sono corpo, viso, capelli, igiene corpo, igiene orale – si presta sempre più attenzione a cosa è contenuto nel flacone!
A proposito di cosa è contenuto, ricordiamo l’importanza di saper leggere l’etichetta. Anche se non sempre è facile tirare le fila fra i molteplici marchi e simboli di certificazione. Fortunatamente con le nuove normative da luglio di quest’anno, ci sono state alcune restrizioni sulle diciture in etichetta, in passato più orientate al marketing che alla tutela del consumatore.
Per visionare le ricerche per intero e la metodologia seguita:
http://www.sana.it/media/sana/documents/2013/abstracts/OSSERVATORIO_SANA_Nomisma_2013_numeri_Bio.pdf