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Il bipede spelacchiato e il tempo: recenti studi … sulla primavera!

Creato il 03 marzo 2013 da Davideciaccia @FailCaffe

dali_403L’essere umano è una specie molto bizzarra di mammifero, spelacchiato bipede che vive in branco, il cui unico fine nella vita – una volta raggiunta la maturità sessuale- è l’accoppiamento.La caratteristica principale di questo strano animale sociale è il fatto di essere perennemente insoddisfatto, in qualsiasi fase della vita, e per qualunque motivo.

Avere troppo cibo o averne troppo poco crea, per esempio, grandissime tensioni tra i branchi. Avere una tana più o meno grande è un problema altrettanto grave, anche perchè la grandezza della tana è spesso inversamente proporzionali al numero di esemplari che la popolano. Si studiano ancora i motivi di questo apparentemente illogico fenomeno.

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E poi il tempo! Da quando il primate bipede ha perso i peli per guadagnarci in coscienza, ha alzato la schiena e ha imparato a usare le zampe anteriori per procurasi il cibo, costruirsi utensili e ingegnarsi a risolvere qualunque problema di comodità del singolo esemplare e del branco (persino alcuni bisogni inesistenti creati da alcuni esemplari esperti per ampliare il proprio potere nel branco) da quel momento, il bipede spelacchiato ha preso coscienza del tempo che passa. Questa constatazione crea un malcontento diffuso tra tutta la popolazione umana. L’insofferenza verso il tempo che passa è universale nel mondo umano, e riguarda tutte le fasce d’età: i cuccioli vogliono essere adulti, i vecchi vorrebbero essere giovani, e i giovani – a loro volta – si dividono tra quelli che vorrebbero tornare bambini e quelli che vorrebbero essere già vecchi. Per far fronte a questa preoccupante fonte di stress, i diversi capo-branco si sono affaccendati a cercare soluzioni che potessero alleviare il problema. Recentemente, grazie ai loro progressi tecnologici, i bipedi ingegnosi si stanno applicando in quella che chiamano “chirurgia estetica”. Nel loro linguaggio complicato, significa che tagliano, cuciono, tirano, stringono, allargano, allungano, aggiungono, tolgono pezzi di pelle o di grasso, o altre componenti del corpo umano, per farlo apparire diverso – loro dicono migliore, ma gruppi di ricercatori stanno vagliando l’ipotesi che questi esemplari di simil-bipedi plastificati vengano utilizzati per impaurire e far scappare a gambe levate possibili contendenti altri allo stesso partner sessuale.

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Altri metodi meno tecnologici sono stati utilizzati in passato: tra quelli che rimangono ben piazzati in classifica in questa fase dell’evoluzione ci sono l’ignoranza e l’alcool. La prima è stata studiata e sfruttata dai capi-branco per evitare che gli altri esemplari si accorgano del problema e inizino a preoccuparsene. Questo metodo economico e produttivo consiste nel non coltivare le capacità intellettive dell’esemplare sottomesso e lasciare che si occupi solo di lavoro non pensante, in modo che il problema resti irrisolto nelle mani dei capi-branco. Il secondo metodo, meno economico e talvolta più problematico, incentiva il consumo di sostanze inebrianti che alterano la percezione dell’esemplare e gli impediscono di occuparsi della questione. I ricercatori che studiano questa specie hanno rilevato grandi controindicazioni nell’utilizzo di questi rimedi: nel primo caso, basta una sola eccezione, un fallimento, per dare spazio al verificarsi di grandi sommosse popolari; nel secondo le sostanze creano dipendenza e i problemi si moltiplicano. Ma pare che queste sostanze rallegrino il bipede, e pertanto vengono usate sovente per celebrare alcuni momenti importanti della vita del branco o dell’esemplare, e sono presenti in tutti i principali riti, spirituali e non, della specie umana.

Anche il tempo atmosferico è, per il bipede spelacchiato, una enorme fonte di stress. Recenti studi hanno dimostrato che questa specie di mammifero si lamenta e gioisce di qualsiasi avvenimento atmosferico. Chiunque può provare questa teoria facendo qualche ricerca nel Grande Manuale di FacciaLibro, in cui sono raccolte alcune delle più significative affermazioni comuni sul tempo “ è inverno: che freddo!”,  ”è estate: che caldo!”, “piove: è autunno”,  ”c’è il sole: è primavera!” (queste le forme base, per le varianti consultare il manuale). In particolare, la stagione primaverile ha importanti effetti sull’organismo del bipede. Ci si accorge del cambio di stagione innanzitutto perchè, al primo sole, come le lucertole, i bipedi spelacchiati iniziano a uscire dalle tane per andare a guardare le vetrine di abbigliamento che, con colori sgargianti e righine marinaresche, strizzano già l’occhio all’estate – notoriamente stagione di riposo per l’essere umano-. Il pensiero successivo, nel cervello degli individui femmine è “OddioDevoMettermiAdieta!” mentre nell’individo maschio è “………..”

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Inizia quindi la fase di “rinascita” primaverile. Nonostante il tempo sia ancora rigido, le femmine di uomo si mostrano con abiti sempre più corti e sbracciati, che si ridurranno a 3 (talvolta 1) triangoli di stoffa nelle situazioni balneari. I maschi di uomo iniziano a frequentare le palestre (più per mettere a tacere le coscienze che per avere dei veri risultati e riuscire a far rigirare la tartaruga dormiente nell’addome). Il tutto, come avevo annunciato all’inizio fa parte dei rituali di accoppiamento comuni a tutte le specie, ma nella specie umana si può assistere ad alcune trovate molto originali per cercare un partner: alcuni si dipingono la faccia e si spogliano per fotografarsi e pubblicarsi in rete (per qualche esempio consultare il Grande Manuale di FacciaLibro), altri si recano nei parchi, fingendo di dedicarsi alle arti della lettura, della musica, del disegno o dello jogging per attrarre un partner attento alla cultura, altri ancora si danno appuntamenti clandestini di musica popolare nelle strade delle città del branco per esercitarsi nella maliziosa danza della mazurca.

Insomma, di qualunque specie voi siate, se notate qualcuno di questi segnali in giro, non temete, ancora una volta, nonostante tutto, presto sarà primavera.

Etuttounsogno


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