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Il blocco dello scrittore

Creato il 14 ottobre 2011 da Nonchiamatemiborgia @nonsonoBorgia
Parallelismi assurdi tra me e Shakespeare.  Il blocco dello scrittoreHo sempre pensato che il blocco dello scrittore fosse ricollegato a qualche particolare stato emotivo, qualche fissa psicologica. Tant'è che quando si parla di blocco dello scrittore tutti si sentono subito attanagliati da un discorso filo-intellettuale, un discorso che poche persone di spiccata sensibilità possono capire. Hanno pure girato svariati film su scrittori in crisi: prendete ad esempio Shakespeare in love, quello con Finnies e la Paltrow. La storia del Bardo in piena crisi artistica che, dopo aver conosciuto Lady Viola, ritroverà l'ispirazione per scrivere la sceneggiatura di Romeo e Giulietta. Insomma, Shakespeare preso male, con un sacco di paranoie a livello sentimentale, scrive una delle opere teatrali più conosciute al mondo.
Ero convinta che il blocco dello scrittore fosse una prerogativa per pochi animi sensibili, e invece... devo dire di no. Mi sono resa conto che il blocco dello scrittore corrisponde alla frase che tutti i lunedì molte persone pronunciano: “Oddio, lunedì...Non ho proprio voglia di andare a lavorare”.
Mi spiego. Sto cercando di imbastire la mia tesi di laurea, ma improvvisamente non so più cosa scrivere. Anzi, so cosa vorrei trattare nel mio elaborato, è che non ne ho voglia. Zero. Per quanto mi riguarda vorrei che fosse sempre domenica e che il mio lunedì personale non arrivasse mai. Una sorta di proroga della resa dei conti. Ho letto dei libri ma poi mi sono seduta davanti al mio portatile ed ecco com'è andata:-sono andata a lavarmi la faccia (avevo bisogno di rinfrescarmi per avere idee più brillanti);-mi sono seduta davanti al pc;-mi sono rialzata e sono andata a farmi il the al lampone;-mi sono seduta davanti al pc con la tazza di the bollente;-ho acceso la musica (una playlist lunghissima per mettermi a mio agio, così mi viene l'ispirazione);-mi sono messa a scrivere questo post.
Eccomi qui, bloccata e svogliata. Neppure la mia musica mi dà l'ispirazione giusta. Eppure so cosa voglio scrivere, solo che mettermi davanti al pc è come ammettere che lunedì, alla fine, è arrivato. D'altronde c'è anche il detto Non può essere sempre domenica, ma se ci si impegna un po' (come la sottoscritta) forse si riesce a barare.
Ho deciso, mi darò ancora qualche ora di libertà, anche perchè sono quasi le sei e l'ora aperitivo si sta pericolosamente avvicinando. Qualche ora di libertà per rimettermi a posto le idee: sì dai, è giusto. In fondo, se si pensa che Shakespeare versione emo ha scritto la storia d'amore più travagliata della storia (dopo quella tra Brooke e Ridge), c'è da tranquillizzarsi.
Lui aveva un calamaio, una penna, una casa spifferosa e una tipa che lo faceva dannare. Io ho un pc, dei serramenti che isolano le mura domestiche e un equilibrio psicofisico accettabile.
Trovata la risposta, la ricetta giusta per risolvere questo blocco dello scrittore: calma e spritz aperol. Qualcosa di buono ne salterà fuori.

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