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Il blog degli altri

Da Marcofre

Allora: il blog è lo scheletro della tua presenza online. A lui probabilmente dovrai delegare il grosso del lavoro.

Molti ritengono che si debba assolutamente scrivere più post al giorno. Al riguardo sono scettico. Innanzitutto, per un problema di tempo: ne hai davvero così tanto da passare la giornata a pubblicare contenuti?

Inoltre, c’è un problema di qualità, e questo dovrebbe trattenerti dal pubblicare a raffica. Nessuno (nessuno) è in grado di scrivere sempre e comunque contenuti di qualità. A meno che non si circondi di uno staff che lo faccia per lui, ma allora che senso avrebbe parlare della propria presenza online, se viene di fatto delegata a terzi?

La domanda da porsi è: quanto è efficace un blog nel permettere la scoperta (vale a dire: la lettura) del tuo ebook? Porre le domande è un esercizio semplice, le risposte non possiedono quasi mai una simile caratteristica.

Perché è difficile rispondere? Perché ci sono molti fattori che non dipendono affatto da quello che fai o metti in campo. Bensì parecchio è affidato al celeberrimo fattore F. Che qualcuno chiama anche fattore C.
F. sta per Fortuna, C. sta per…

Siccome potrebbero esserci delle signore o signorine che leggono, e io sono un gentiluomo, evito di esplicitare quello che viene dopo, ma sono tre lettere e si riferiscono a quella parte anatomica sulla quale probabilmente stai seduto.

È però vero che se hai ben seminato con il tuo blog, avrai di certo creato un capitale di fiducia e stima da parte dei tuoi lettori. Ancora una volta ribadisco che non è necessario averne migliaia; ma averne di intelligenti. Quindi pochi, esatto.

Non è un discorso da snob: è così e basta. Leggere e saper leggere sono due cose differenti.

Fai attenzione però. Il rischio di restare isolati, pur essendo online, è fortissimo. È gradevole costruire il proprio orticello, coltivarlo e vederlo crescere, ma deve pur sempre ricordare a te stesso che sei in una rete, e lo scopo di una rete è mettere in contatto le persone. Se non sei almeno un po’ sociale, rischi di restare davvero ai margini.

Perché oltre al tuo blog, i lettori scoprono un nuovo autore grazie… al blog degli altri.

 


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