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Il blog torna in auge?

Da Marcofre

Da qualche giorno (o settimana? Oppure mese?), sembra che il blog torni in auge. Insomma, che sia di nuovo il mezzo prediletto per produrre e divulgare contenuti di qualità. Che sia l’ambiente perfetto per contenuti di qualità, capaci di andare oltre l’ovvio e in grado quindi di approfondire.
Cosa vuoi che ti dica.

Prendo atto che sino a poco tempo fa, in tanti si affannavano a celebrarne i funerali.
Intanto io scrivevo post, e pubblicavo pure l’ebook “Starter Kit per Blogger”.

A parte le battute e l’ironia: non sono affatto sorpreso di quanto accade, ed entro la fine dell’anno sono certo che per il blog suoneranno ancora le campane a morto. Ci sono cose che muoiono almeno una volta all’anno.

Il rock.
Il libro (cartaceo).
Eccetera eccetera.

Certi giudizi si basano (ancora) sui numeri.

Siccome buona parte delle persone si sono spostate sulle reti sociali. Oppure: siccome molti blog non brillano per originalità e acume, si è concluso che il blog era arrivato a fine corsa. Per accorgersi solo in seguito che i blog con contenuti validi ce ne sono eccome, ma sono pochi.
Perché la qualità, piaccia o no, non è cercata dalla maggioranza delle persone.

Dove sarebbe la novità, non saprei dire. Mi sorprende questa contraddizione che nessuno nota: ci sono per esempio sindaci che parlano di “turismo di qualità”, salvo poi lamentarsi, a ottobre, di una contrazione delle presenze.

Se parliamo davvero di qualità, dobbiamo per forza separarci dai grandi numeri.

L’unico metro abbastanza valido per giudicare un blog è capire se crea una rete di relazioni, o aggiunge solo rumore di fondo al rumore di fondo già esistente.
Fine.


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