Shanghai, 14 aprile 2013. Gp della Cina, vince Fernando Alonso, secondo Kimi Raikkonen, terzo Lewis Hamilton.
Il Gp della Cina a Shanghai si trasferma in un trionfo della Ferrari, col il ritorno di un Fernando Alonso ai massimi livelli. Gara bella, combattuta, forse troppo determinata dall’usura degli pneumatici, ma la F1 di oggi è questa. In Cina va in scena una bella rapprensentazione della F1 voluta da Bernie Ecclestone.
Analizziamo alcuni dei protagonisti.
In salita
Fernando Alonso. Il campione è tornato. L’asturiano era appannato dalla fine della stagione precedente, ma in Cina Fernando ha tirato fuori tutto il suo repertorio. Partenza aggressiva, sorpassi, ottimo ritmo gara. Un vero mastino. Ad inizio gara parte bene e conquista una posizione, poco dopo supera Hamilton. Perde la testa della gara solo per i giochi di strategia, ma dopo un quarto di gara si è capito che il dominatore del GP sarebbe stato lui. Mai una esitazione nei sorpassi e nei doppiaggi. Fernando è sempre lui. Il GP di Cina sul circuito di Shanghai ne è la prova. La Ferrari e i suoi tifosi possono gioire.
Jenson Button. Gara come al solito intelligente dell’inglese. Riesce a fare uno stop in meno dei suoi avversari conservando le gomme ed allungando il primo pit stop. La scelta di partire con le gomme intermedie alla fine paga. Forse l’inglese della McLaren si aspettava anche qualcosa in più ma un quinto posto con la vettura di cui dispone è un ottimo risultato.
Nico Hulkenberg. Altra bella gara del tedesco della Sauber in Cina. All’inzio tiene la testa con autorevolezza grazie al gioco delle strategie, rimanendo davanti a Sebastian Vettel. Perde posizioni lentamente, grazie ai regali costanti del suo box, che lo rallentano ad ogni sosta. Alla fine chiude al 10° posto, posizione che non gli rende giustizia. Il divario con il compagno di squadra è imbarazzante.
Daniel Ricciardo. Bella la prestazione in prova, ottima la sua gara a Shanghai. Alla fine raggiunge un ottimo settimo posto con una gara consistente e intelligente. Anche qui il divario con il compagno di squadra dimostra che a parità di vettura il pilota può fare la differenza. Le sue ambizioni di puntare alla Red Bull prendono consistenza.
Sebastina Vettel. Il circuito di Shanghai ha le sue catatteristiche, le opzioni Pirelli sono diverse e la Red Bull non era quella della gara di Sepang. Fa una gara con un buon passo con una scelta strategica conservativa ed alla fine con le gomme morbide prova ad insidiare il terzo posto di Lewis Hamilton. In queste gare Sebastina dimostra la sua maturazione. Con la posizinoe raggiunta difende in maniera significativa la testa della classifica in una giornata che poteva essere disastrosa.
In discesa
Felipe Massa. La macchina è buona, l’inizio quasi entusiasmante, poi lentamente sparisce, mancando di ritmo gara e consumando maggiormente le coperture rispetto a Fernando Alonso. Massa dà la colpa al primo pit-stop troppo ritardato, ma ha avuto davanti tutta la gara per ricostruire la sua corsa. Come sua caratteristica ormai consolidata, alla prestazione in qualifica fa specchio una gara incolore. La gara di Shanghai entra nella bacheca delle scialbe prestazioni del brasiliano.
Kimi Raikkonen. Poteva essere la sua gara a Shanghai. Sbaglia la partenza e se la prende con Perez per un contatto di cui poi il messicano non ha gran colpa. Alla fine è secondo, recuperando con sagacia, ma nella gestione gomme si pensava che la sua Lotus potesse dare di più. Mai in corsa per la vittoria. Occasione forse sprecata per arrivare ancora sul gradino più alto del podio.
Sergio Perez. Prova ad imitare la stessa strategia di Button, con una differenza importante. Il ritmo non è lo stesso. Altra gara incolore del messicano. Undicesimo posto e altra gara da archiviare rapidamente. Perez sembra sempre di più un anello debole in casa McLaren.
Esteban Gutierrez. Ha la bella idea di sbagliare la frenata e mettere fuori gara Adrian Sutil che se lo vede piombare addosso. E’ un debuttante, ha tutte le attenuanti generiche, ma la sensazione è che sia un pesce fuor d’acqua. Si becca pure una penalità per l’incidente con cui manda fuori gara il tedesco della Force India. E’ il minimo.
Pastor Maldonado e Valtteri Bottas. Lenti, mai in gara. Il duo Williams paga la scarsa competitività della vettura. Il GP della Cina sul circuito a Shanghai è da dimenticare. Bottas è contento per aver chiuso la gara con un sorpasso. Contento lui…