Magazine Attualità

Il Burkina Faso e l'alfabetizzazione

Da Marianna06

Lo sviluppo non nasce sugli alberi. Si costruisce giorno per giorno con sacrifici e sudore della fronte. Specie quando il bilancio della "casa" è magro.

Ed è il caso del Burkina Faso, dove problemi economici e quindi problemi politici conseguenti, sono davvero tanti  ma dove  c'é ancora l'entusiasmo,  proprio perché si tratta di un popolo giovane,  che ha sul serio voglia di costruirsi un futuro di giustizia e di pace, possibilmente durevole per le generazioni a venire.

E il futuro adeguato per il Paese non può che venire dall'impegno nell'alfabetizzazione o comunque nella scolarizzazione di coloro che sono, magari, in parte, già alfabetizzati.

La crescita culturale è tutto. Ovunque. A qualunque latitudine. Senza di lei si brancola, non si cammina. Si diventa schiavi del primo "mistificatore" capace di alzare la voce e d'imporsi.

E' nato così, da parte dell'attuale Governo,  per la verità piuttosto esecrato ultimamente, un Piano quinquennale da espletarsi entro il 2015.

Il Piano prevede l'alfabetizzazione di almeno il 60% della popolazione, in particolare delle donne, autentico motore della piccola economia familiare, a fronte del solo odierno 40%.

Un Paese prevalentemente agricolo come il Burkina Faso per varare e attuare campagne realmente innovative nel settore  dell'agricoltura deve tuttavia fornire alla sua gente, cittadini o paesani che siano, gli strumenti idonei per apprendere e mettere in pratica le innovazioni.

E questo è possibile solo attraverso il sapere leggere e scrivere.

Stessa cosa, al di là del mondo dei villaggi e delle campagne, vale per la città.

Offrire servizi di qualità senza le note burocratiche lungaggini africane, ad esempio, vuoi  al turista, vuoi  al residente straniero, ma sopratutto ai propri connazionali, non è poca cosa.

E questa è la direzione che il Governo burkinabé sta cercando d'imboccare.

Sono previste a brevissimo, infatti,  diverse strutture didattiche sul territorio, di cui alcune a beneficio delle donne in particolare, calcolate in numero di 637,444 di contro a 1.099.042  per soli uomini.

Il Burkina Faso, accanto ad una buona penetrazione e diffussione del cristianesimo nel passato, dovuta alla colonizzazione europea (Ki-Zerbo,  lo storico,ad esempio, era un burkinabé e suo padre, a suo tempo, era stato uno dei primi catechisti  cattolici del suo villaggio natale),  oggi è anche un Paese musulmano.

Questo spiega i "distinguo" maschio-femmina al di là  di quello che può essere un fatto culturale e  quindi di tradizioni passate.

 

   A cura di  Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

8_kit_20e_20bimbi11
 

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :