Eccome se si fa!
Avete mai provato ad iscrivervi in una di quelle noiosissime piattaforme di “ricerca lavoro” (che poi sono poco altro che la solita select di job posting fuffa, che quando scrivi per candidarti ti risponde soltanto l’eco della tua stessa risata…)? Quelli che ogni 3 settimane ti mandano una email inutile per dirti di aggiornare il tuo cv perché altrimenti non sarai più fra i profili suggeriti?
Non sto scherzando, ogni 3 settimane. Cosa ci sarà mai da raccontare di nuovo su quello che fai in 3 settimane?
3 anni posso capire, ma 3 settimane?
E infatti però, ridendo e scherzando con voi, sono passati anche più di 3 anni da quando sono entrata nel grande cerchio della disoccupazione… e da quando ho compilato il mio primo cv “serio” (ovvero non per sport, ma per trovare davvero lavoro).
Oggi mi sono alzata pensandoci, e ho scoperto che sono cambiate cose. Tante cose.
Alcune in bene, altre…dipende un po’ da che parte vogliamo guardarle, ecco. Ma di strada comunque, innegabilmente, ne ho fatta un po’, e con essa c’è la presa di coscienza: è ora di cambiare qualcosa nel mio cv.
Dopo 3 anni + gli altri 8 di lavoro effettivo in una certa posizione “aziendale”, mi accorgo che la mia carriera lavorativa è andata da tutt’altra parte, e che questo non si riflette, non ancora, nel cv che sta attualmente online, e che con molta molta parsimonia ormai invio alle società di recruiting o per rispondere a quei certi post di ricerca lavoro in cui ormai non credo più.
Si, non ci credo più, e potete tranquillamente contarmi all’interno di quella “gran massa di sfaticati” che ormai non si sbattono neanche più a trovare lavoro attivamente, ovvero inviando inutilmente una gran massa di cv che finiscono solo e solamente nel cestino di chissà dove.
Potete pensarlo e dirmelo anche in faccia, non me ne vergogno: ormai mi sono stufata da lungo tempo della presa in giro costante, del silenzio di gente che magari ti fa anche il pre colloquio telefonico, e poi il nulla… neanche mezzo segnale di fumo per dirti quale è il problema. Certo, non siamo mica qui a perdere tempo no?
Esattamente. Non sono qui a perdere tempo, e ormai IO colloquio soltanto referenziati. Chiamatemi choosy, è un termine che mi piace.
Ma a questi colloqui referenziati, che cosa sto raccontando? Non certo allegre reminiscenze del posto di lavoro “fisso” che avevo ormai 3 o 4 anni fa. Quelle robe non le vuole sentire più nessuno, storia vecchia, quasi utopia. Racconti di un tempo che fu e che non tornerà mai più.
Ma no, gli sto raccontando quello che ho fatto in questi ultimi 3 anni, che sono le cose che sono diventate realmente interessanti nella mia vita, che mi hanno cambiata così tanto: ho aperto 3 blog, che vanno bene e mi diverte ancora scrivere, mi tengono occupata, mi danno un buon feedback (grazie a voi lettori ovvio); mi sono “riciclata” su nuovi settori, ho compiuto nuove pionieristiche imprese, ho aperto una partita iva (tanto per dirne una di veramente coraggiosa), mi sono lanciata da freelance, ho lavorato da freelance, mi hanno perfino riconfermato gli incarichi per più di pochi mesi alla volta! (tanto per dirne una incredibile…)
E tutto ciò non figura nel mio cv.
Ci devo mettere assolutamente una pezza, no? E ricordarmi, per i prossimi anni, che il cambio cv è come il cambio armadio: da fare almeno ad ogni stagione… della nostra vita.