Magazine Ciclismo
Renato Longo nasce a Vittorio Veneto (TV) , in località San Lorenzo, il 09 agosto1937. Trascorre l’infanzia giocando e correndo tra boschi e vigneti, temprando il fisico ed irrobustendo le lunghe gambe, non trascurando la scuola e lo studio. Da subito coltiva la passione per il ciclismo, non lasciandosi sfuggire nessuna gara del circondario vittoriese. A 14 anni si trasferisce a Milano per il suo primo lavoro come garzone di fornaio.Di notte il forno ed all’alba a consegnare il pane, spostandosi con la bicicletta ai vari indirizzi ed andando di corsa su e giù per le scale degli alti palazzi. Il forno si trovava al pian terreno del condominio dove abitava e ne era proprietario Tano Belloni , il vincitore del Giro d’Italia del 1920 , di tre giri di Lombardia e di due Milano -San Remo. Vedendolo ogni mattina alla consegna del pane e sapendo della sua passione per le due ruote, gli regalava i biglietti per assistere alle riunioni al Vigorelli , tempio del ciclismo su pista. A breve in quel tempio, per un’ora la settimana, con la bici affittata, Renato si sarebbe cimentato alla maniera del grande Fausto Coppi , che proprio lì vedeva correre in qualche occasione...
Nel 1962 vince subito il Campionato Italiano a Solbiate Olona (VA). Dopo due settimane affronta la prova iridata in Lussemburgo, a casa di Charly Gaul , “l’angelo della montagna”, vincitore del Giro di Francia nel ’58, davanti a Vito Favero, e del Giro d’Italia nel ’56 e ’59. Classifica finale : Longo 1° e Gaul 5° a quattro minuti.
Sul podio, a fianco del Granduca Jean di Lussemburgo, mentre suona l’inno di Mameli, al campione luccicano gli occhi nell’incontrare quelli dei lavoratori italiani e leggendo su ognuno di loro la stessa sorte vissuta dal padre, minatore in Francia. Altri filmati dell' Istituto Luce raccolti dall' Associazione Iniziativa 21058 http://iniziativa21058.blogspot.it/2012/01/l-epica-avventura-del-ciclocross.html
Nella sua splendida carriera, Renato Longo ha vinto 233 corse su 388 disputate. Ha conquistato 5 maglia iridate, 12 maglie di campione d’Italia di ciclocross e una di campione d’Italia di mezzofondo dilettanti. Si è aggiudicato 4 Trofei Martini a Parigi, 6 Trofei Garinei, 10 Gran Premi dell’Epifania a Solbiate Olona.
L’amico, telecronista Rai, Adriano De Zan diceva di Longo : “ il più grande ciclopratista che l’Italia abbia mai avuto, grandissima classe ed onestà sia nello sport che nella vita. Fornaretto magrissimo, con l’accento francese, educato , pulito dentro, faticatore instancabile, che sapeva esaltare la platea con le sue cavalcate nel fango e che si dimostrava gran signore davanti alle telecamere. Grazie a Renato il ciclocross ottenne nobiltà e credibilità.”.
dal libro “RENATO LONGO - il campionissimo del ciclocross“, autore Prof. Ido Da Ros.
Alcune storiche fotografie tratte dall' archivio de l' Unità potete vederle a questo link:
http://archiviofoto.unita.it/index.php?valorernd=1&pagina=87&codset=SPR&cod=1784&pg=0#foto_1
fra qui un foto scattata durante un ciclocross ad Olgiate Olona nel 1969 ed una stretta di mano ad Aldo Moro.
Una bellissima descrizione sulla nascita del "Cicloross dell' Epifania" raccontata dal solbiatese Dino Landoni l' ha raccolta Giuseppe Goglio in questo articolo su Valleolona.com:
In uno scenario nazionale dove il boom economico era soprattutto una speranza e la vita di tutti i giorni chiedeva ancora di confrontarsi con le grandi difficoltà di una ricostruzione, gli eventi sociali erano spesso le rare occasioni per distrarsi e appassionarsi a personaggi capaci di far sognare. Facile quindi intuire come al Ciclocross di Solbiate siano bastati pochi anni per entrare nel cuore della gente.
Questo già nel 1951, quando un certo Luigi Malabrocca, oggi sconosciuto ai più ma tra i protagonisti del settore, passò per primo assoluto sotto il traguardo della manifestazione capace di richiamare migliaia di persone tra le vie del paese e nel prato alla base della scalinata destinata a entrare nella leggenda. Nel volgere di mezzo secolo esatto sono tanti i ricordi accumulati nella memoria di tantissimi appassionati, pronti a scendere a compromessi con il pranzo dell'Epifania pur di conquistare un posto in prima fila lungo il tracciato. Ricordi sempre più sfumati, capaci però di tornare attuali grazie a uno degli ultimi personaggi ancora in grado di vantare la presenza a tutte le cinquanta edizioni riservate ai professionisti e le ultime otto dalla rinascita affidata ai ragazzi.
In quegli anni, Dino Landoni, oggi invidiabile novantaduenne, era già un uomo, reduce come tutti i propri connazionali da una brutta esperienza, ma con tanta voglia di recuperare gli anni perduti e il Ciclocross di Solbiate era un'ottima occasione. "Tutto è nato nel 1945, con la prima sezione del G.S.Solbiatese, allora nell'Osteria dell'Ernesta – ricorda Landoni -, nella piazza della vecchia Chiesa del Sacro Cuore, e dal primo Presidente Nino Rovelli, allora proprietario della Sir, l'azienda per la quale tanti lavoravano in paese".
Potete continuare a leggerlo qui: http://www.valleolona.com/notiziario/2013/201301/130111_solbiate_ciclocross.html
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