A proposito del criticato finale troppo tranquillo – secondo alcuni – della quarta stagione di “Homeland”, il Presidente della rete Showtime, David Nevins ha ammesso che è stato discusso di estendere il fulcro della storia nei due episodi conclusivi, ma poi è stato invece deciso di fare in modo diverso e avvolgere il tutto con più calma a Washington.
Nevins ha anche pesato circa le recenti denunce la parte del Pakistan circa il modo in cui la serie avrebbe mostrato un Paese “lurido”, dichiarazioni che però non spaventano i produttori circa la rezlizzazione della quinta stagione.
Riflettendo sullo scorso finale, il Presidente ha detto: “sarò sincero: sono stato un gran sostenitore del ritorno a Washington… sapevo che il culmine dell’azione sarebbe stato nell’undicesimo episodio, ma penso che sia ok scuotere un po’ le cose. Lo spettacolo è sempre stato fatto d’azione e suspense, ma anche di lato personale” sottolinea.
“Ho ritenuto essere davvero importante per Carrie affrontare la sua maternità e se non avessimo toccato l’argomento nell’ultimo episodio, la stagione non si sarebbe percepita come completa. Ho amato l’episodio finale… non si può sempre finire con le cose più culminanti della storia”.
Mentre circa le critiche sul come è stata rappresentata Islamabad, Nevins non ritiene che queste critiche influenzeranno i produttori andando avanti. “Spero che non vengano considerate affatto. Davvero, io non voglio che ci siano delle limitazioni. Non hanno mai evitato nulla di difficile”.
Altre curiosità durante il panel:
- Nevins si dice positivo circa il rinnovo sia di “House Of Lies” che di “Episodes” anche se non c’era ancora nulla di ufficiale da annunciare al momento.
- “Fino a quando sarò seduto qui farà parte di conversazioni in corso” ma “non c’è alcun sviluppo attivo in questo momento” confessa circa Dexter. [TV Line]