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Il Carnevale e la sua tradizione: le castagnole

Creato il 28 febbraio 2014 da Vesuviolive

castagnole

Giunti quasi al termine di una festa -il Carnevale- cominciata ben oltre un mese fa (17 Gennaio, festa di Sant’ Antonio Abate) si vuole concludere la sua parentesi con un’ultima bontà tradizionale: le castagnole.

Le castagnole, il cui termine è dovuto alla dimensione -piccola- e alla forma -analoga al frutto dei castagni-, sono dolci carnevaleschi provenienti soprattutto dal Veneto, dall’Emilia Romagna e dal Lazio; ma si rileva una forte presenza anche in alcune località meridionali, in particolare in Campania. Questo sfizio, per lo più fritto e zuccherato, ha origini antiche, ma non antichissime, secondo le fonti pervenuteci; infatti, oltre ai più moderni ricettari ottocenteschi, sono presenti ben quattro ricette diverse, che portano il nome di Castagnole (di cui una con cottura al forno), già in un manoscritto di fine ’700, trovato da Italo Arieti negli Archivi di Stato della città di Viterbo. Ma si suppone che, di castagnole, si parlasse già nel 1692, attraverso le ricette del Latini, cuoco, tra gli altri, della casa reale dei D’angiò, e nel 1984, con il Nascia, cuoco della Casa dei Farnese: entrambi scrissero di struffoli -termine che, col senno di poi, è oggi usato spesso come sinonimo di castagnole- alla romana, la cui descrizione corrisponde perfettamente a quella della delizia in questione.

La ricetta, può avere delle varianti: cottura in olio bollente o cottura al forno; ripiene di panna o crema, o del tutto semplici; ricoperte di miele o zucchero etc.

 


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