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Il Carretto Fantasma (Körkarlen) – Victor Sjöström (1921)

Creato il 05 settembre 2012 da Mutosorriso @emutofu

Il Carretto Fantasma (Körkarlen) – Victor Sjöström (1921)Di Sjöström ho già avuto modo di parlare con He who gets slapped, uno dei suoi lavori americani che vedeva Lon Chaney come protagonista. Con Körkarlen siamo di fronte ad una piccola perla del cinema svedese, che ha saputo ispirare maestri come Bergman che non a caso lo vorrà come attore protagonista ne “Il posto delle fragole“. La storia di base prende le mosse da un romanzo di Selma Lagerlöf, prima donna a vincere il nobel per la letteratura nel 1909, che a sua volta si ispirava ad una delle tante leggende popolari scandinave.

Secondo un’antica leggenda quando le anime dei morti lasciano il loro corpo terreno vengono caricate sul carretto della morte. Il carretto è guidato per tutto l’anno dall’ultima persona deceduta prima dello scoccare della mezzanotte della notte di San Silvestro. Proprio poco prima dell’inizio dell’anno David Holm (lo stesso Victor Sjöström), alcolizzato e malato di tubercolosi, muore a seguito di una rissa. Si ritroverà di fronte il suo vecchio amico Georges (Tore Svennberg), morto esattamente un anno prima e quindi conducente del carretto fantasma. Questi, come accade a Scrooge in “A Christmas Carol” di Dickens, farà ripercorrere ad Holm tutte le cattive azioni che ha compiuto nel corso della sua vita, in particolare contro la moglie (Hilda Borgström) ed Edith (Astrid Holm), giovane membro dell’Esercito della Salvezza ormai sul punto di morte per via della tubercolosi, ma che più di tutte si era prodigata per redimerlo. Proprio dall’amore e dalla fede incrollabile di Edith potrebbe però arrivare una salvezza insperata…

Il Carretto Fantasma (Körkarlen) – Victor Sjöström (1921)
Il Carretto fantasma stupisce per gli effetti speciali, tra cui spicca l’effetto fantasma reso grazie ad un uso magistrale della multiesposizione e un continuo gioco di luci. Colpisce anche la scelta di riprendere da angolature poco convenzionali specialmente nelle scene ambientate negli interni. La narrazione è resa più frizzante dal sapiente uso del Flashback, contrassegnato da una serie di salti cronologici, sarà fonte di ispirazione per la produzione di Bergman. Siamo di fronte ad uno dei casi in cui la sperimentazione raggiunge livelli altissimi tanto che il film potrebbe essere apprezzato ancora adesso da un pubblico più ampio. Sjöström offre anche una bella interpretazione del travagliato David Holm.

Il film è edito in italia dalla Ermitage ma disponibile in numerose edizioni estere di ottima qualità anche in Bluray (tra cui l’edizione KTL da cui è tratto il video in fondo a questo articolo).

Curiosità: alla luce del nobel conferito alla Lagerlöf la Svensk Filmindustri decise di produrre almeno un film all’anno basato sui romanzi e i racconti dell’autrice. Prima di questo film Sjöström aveva diretto altri tre film, tutti accolti positivamente dalla critica: The Lass from the Stormy Croft (Tösen från Stormyrtorpet) nel 1917, Sons of Ingmar (Ingmarssönerna) nel 1919 e Karin Daughter of Ingmar (Karin Ingmarsdotter) nel 1920.

Approfondimenti: Sul blog di Sempre in Penombra potete trovare una splendida intervista a Sjöström divisa in più parti: 1a parte - 2a parte


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