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Il caso Calvi sotto il ponte dei Frati neri, di Luca Amerio, Luca Baino, Matteo Valdameri

Creato il 01 luglio 2012 da Funicelli

Il caso Calvi sotto il ponte dei Frati neri, di Luca Amerio, Luca Baino, Matteo Valdameri

Il 18 giugno 1982 veniva ritrovato impiccato sotto il ponte dei Frati neri a Londra, il banchiere Roberto Calvi.

Come ha fatto a finire ucciso in questo modo un degli uomini più potenti nella finanza italiana?

Dico ucciso perchè ormai, la pista del suicidio, sancita dal coroner inglese nella prima frettolosa perizia, non è più ritenuta credibili.

Calvi, il banchiere di Dio, l'uomo che con Sindona e Marcinkus incarnà il volto criminale della finanza italiana, era ormai un uomo finito. La sua banca, Il banco Ambrosiano (che aveva scalato nei primi anni 70, arrivando a diventare presidente e cambiandone la linea e la politica finanziaria) era fallita, lo Ior e Marcinkus non si facevano garanti dei suoi debiti, i partiti politici (la DC, il PSI) che aveva finanziato con mazzette gli avevano voltato le spalle, Sindona era in carcere ...

Calvi, messo alle strette avrebbe potuto raccontare ai magistrati (che lo avevano portato a giudizio e condannato in primo grado) di tutti i misteri della finanza italiana di cui era custode.

Il riciclaggio della mafia, i soldi dello Ior fatti uscire dall'Italia, il finanziamento occulto ai partiti, la ragnatela della P2 di Gelli ..

Troppo pericoloso lasciarlo vivo....

Il caso Calvi sotto il ponte dei Frati neri, di Luca Amerio, Luca Baino, Matteo ValdameriCosa venne trovato sotto il ponte dei Frati Neri , quella mattina londinese del giugno 1982, è noto. Cosa portò Roberto Calvi , uno degli uomini più potenti d'Italia in quel posto, invece è rimasto un mistero. La storia di un piccolo banchiere che nell'arco di un decennio è riuscito a entrare in affari con il Vaticano, la Mafia e la Finanza Internazionale , caldeggiato dalla Massoneria e appoggiato dalla Politica. Un piccolo banchiere divenuto il Banchiere di Dio . L'ascesa di un uomo che ha voluto sempre di più, accumulando soldi, potere e segreti. Tanti segreti da trasformare una tutela in un pericolo di vita. A 30 anni dalla sua scomparsa, con l'aiuto delle nuove inchieste e testimonianze, si fa luce su uno dei gialli italiani più controversi degli anni Settanta. Un mistero che coinvolge il mondo finanziario milanese, il Vaticano, la loggia massonica P2, i servizi segreti, la politica, la mafia e la Banda della Magliana . "Santità, sono stato io ad addossarmi il pesante fardello degli errori nonché delle colpe commesse dagli attuali e precedenti rappresentanti dello IOR, comprese le malefatte di Sindona; [...] sono stato io in tutto il Centro-Sudamerica che ho coordinato la creazione di numerose entità bancarie, soprattutto allo scopo di contrastare la penetrazione e l'espandersi di ideologie filomarxiste; e sono io infine che oggi vengo tradito e abbandonato..." - "Roberto Calvi avrebbe potuto raccontare inconfessabili retroscena della finanza cattolica e laica, intrecciata al finanziamento di operazioni criminali e a una classe politica fin troppo compromessa con corruzione, coltivazione di posizioni personali e piduismo, utile camera di compensazione per interessi tanto eterogenei quanto convergenti." Roberto Calvi, lettera a Giovanni Paolo II - dall'intervento di Antonella Beccaria


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