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“I fatti contestati ad alcuni dirigenti comunali sono gravi. E’ vero che da quanto emerge si tratta di responsabilità personali, ma è pur vero che la città oggi è disorientata e si aspetta risposte decise”, ha affermato oggi il sindaco Pietro Vignali nel corso di una conferenza stampa. “Innanzitutto - ha proseguito il sindaco - mi sento di dover tutelare la credibilità e la fiducia che i cittadini hanno nei confronti dell’Amministrazione: i vigili, gli uffici e i servizi non devono essere coinvolti in una vicenda che seppure gravissima, riguarda un profilo strettamente personale. Ciò che viene contestato non può e non deve inficiare la credibilità dell’Amministrazione, questo deve essere chiaro”. “A un cittadino può sembrare incredibile - ammette Vignali - che il sindaco fosse all’oscuro di quanto viene contestato, invece è così. Il sindaco non poteva conoscere questi fatti. Non può e non deve accadere di nuovo. Solo l’indagine della Magistratura, in cui abbiamo totale fiducia, accerterà le responsabilità. Però questo ha dimostrato che c’è un meccanismo permeabile. C’era troppa autonomia in alcuni ruoli apicali”. “Per questo - ha annunciato Vignali - ho deciso l’azzeramento dei dirigenti centrali dell’Amministrazione, questo permetterà alla Giunta un rapporto più diretto con la struttura e un maggior controllo del suo operato. In questi anni la macchina comunale è diventata sempre più complessa, queste figure erano state introdotte per governare questa complessità. Oggi scopriamo che questa scelta aveva anche delle criticità. Siccome io non voglio più essere nelle condizioni di non sapere, ho deciso la costituzione di una struttura di controllo politica presieduta direttamente da me, dal vicesindaco e alcuni assessori che entrerà nel merito di tutte le procedure di gara e di appalto”. Inoltre il sindaco ha annunciato che proporrà “ai gruppi consiliari, di maggioranza e minoranza, la costituzione di una commissione di controllo in materia di affidamenti, gare e appalti”. “I dirigenti in questione ovviamente restano - ha precisato il vicesindaco Paolo Buzzi -, ma non rivestiranno più quel ruolo troppo autonomo, essendo stata azzerata la funzione. Questo significa che ci sarà un maggior rapporto tra i dirigenti di settore e gli assessori stessi. Prima il tutto era filtrato dalle figure apicali. La modifica che oggi apportiamo migliora il sistema di controllo politico sulla struttura burocratico amministrativa dell’ente. Da parte dell’Amministrazione c’è piena fiducia nei confronti dei dirigenti e dei dipendenti comunali per l’abnegazione e l’attaccamento al lavoro dimostrati in tutti questi anni”. (From BlogFidentino)
Queste le dichiarazioni del Sindaco di Parma in relazione a quanto avvenuto nella sua amministrazione. I fatti si spera vengano confermati nella loro verità, ma è chiaro che la politica ha fatto ancora una pessima figura, è compito di chi riceve mandato dagli elettorali non tanto fare o non fare qualcosa ma controllare che la macchina decisionale e burocratica sia finalizzata al perseguimento del bene comune. Non abbiamo solo bisogno di Sindaci onesti ma di sindaci capaci, e, dalle sue stesse dichiarazioni, emerge che quello di Parma non lo sia stato e non potrà mai esserlo.Ma l'episodio di Parma porta alla ribalta un altro aspetto abbastanza sottovalutato o apparentemente secondario rispetto a quello che viene chiamato "l'intreccio tra politica ed affari" e sul quale si spendono molte parole e molte inchieste. E' lo strapotere dei dirigenti, apicali e non, nella presa delle decisioni e alla riduzioni dei Consigli Comunali al ruolo notarile. E qui siamo tornati a casa .......
........... e facciamoci un giro:
Queste le dichiarazioni del Sindaco di Parma in relazione a quanto avvenuto nella sua amministrazione. I fatti si spera vengano confermati nella loro verità, ma è chiaro che la politica ha fatto ancora una pessima figura, è compito di chi riceve mandato dagli elettorali non tanto fare o non fare qualcosa ma controllare che la macchina decisionale e burocratica sia finalizzata al perseguimento del bene comune. Non abbiamo solo bisogno di Sindaci onesti ma di sindaci capaci, e, dalle sue stesse dichiarazioni, emerge che quello di Parma non lo sia stato e non potrà mai esserlo.Ma l'episodio di Parma porta alla ribalta un altro aspetto abbastanza sottovalutato o apparentemente secondario rispetto a quello che viene chiamato "l'intreccio tra politica ed affari" e sul quale si spendono molte parole e molte inchieste. E' lo strapotere dei dirigenti, apicali e non, nella presa delle decisioni e alla riduzioni dei Consigli Comunali al ruolo notarile. E qui siamo tornati a casa .......
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