«Fin dalla prossima settimana arriveranno i primi provvedimenti economici del nuovo Governo». Lo annuncia Matteo Renzi, in una lettera in cui invita gli 8.000 sindaci, che definisce “colleghi”, a segnalare al governo un edificio scolastico da sistemare (Fonte: l'Unità)
Il Cav. Renzi Cazzuola/2
Nella lettera il presidente del Consiglio osserva che «stiamo affrontando il momento più duro della crisi economica. Il più difficile dal punto di vista occupazionale». Ma dalla crisi «non usciremo semplicemente con una ricetta economica. No, dalla crisi si esce con una scommessa sul valore più grande che un Paese può incentivare: educazione, educazione, educazione».
Come annunciato nel discorso programmatico alle Camere, il premier muove il primo passo del piano per l'edilizia scolastica: nella lettera invita i primi cittadini a segnalare entro il 15 marzo un edificio scolastico del proprio Comune da ammodernare. Con l'impegno a snellire le procedure burocratiche e a intervenire sul patto di stabilità interno per sbloccare le risorse.
«Caro collega - è l'esordio della lettera - ora la vostra e nostra priorità è l'edilizia scolastica. Non vi propongo un patto istituzionale, ma più semplicemente un metodo di lavoro. Vogliamo che il 2014 segni l'investimento più significativo mai fatto da un Governo centrale sull'edilizia scolastica. Stiamo lavorando per affrontare le assurde ricadute del patto di stabilità interno. Vi chiedo di scegliere all'interno del vostro Comune un edificio scolastico. Di inviarci entro il 15 marzo una nota molto sintetica sullo stato dell'arte. Non vi chiediamo progetti esecutivi o dettagliati: ci occorre - per il momento - l'indicazione della scuola, il valore dell'intervento, le modalità di finanziamento che avete previsto, la tempistica di realizzazione. Semplice e operativo come sanno essere i Sindaci».
Per quanto riguarda il governo, «cercheremo nei successivi quindici giorni di individuare le strade per semplificare le procedure di gara, che come sapete sono spesso causa di lunghe attese burocratiche, e per liberare fondi dal computo del patto di stabilità interna. Ma è fondamentale che nel giro di poche ore arrivino da voi (all'email [email protected] che abbiamo appositamente aperto) una sintetica nota sull'individuazione di un edificio scolastico - uno - che riteniate la priorità del Vostro comune».
Modello di risposta standard, da suggerire al sindaco del vostro paesello: "Caro collega sticazzi, Renzino! Tu sei il primo ministro, nonchè segretario del partito più grande d'Italia. Io invece sono il sindaco di Nerbate sul Membro, e viaggio su una Duna Diesel di terza mano" (segue spazio libero per insulti, vaffanculi ed altre dotte considerazioni).
Una scuola una. Sia per i comuni da 800 abitanti, che per le città sopra il milione di abitanti. Ditemi voi se questo primo-sindaco-cazzuola non è un fenomeno... Ora proviamo ad ipotizzare che di tratti di interventi di media portata (diciamo 100.000 euro per edificio indicato). E "che ccè vo'"... Arriva il sindachino su una slitta di stato blu trainata da renne, direttamente dal suo domicilio di Rovaniemi (Finlandia) con un assegnino da 800.000.000 euro, e intonaca, intonaca, mette a norma, cura i giardini. In 8.000 scuole. Per le altre 80.000, attendere la prossima slitta, che sarà annunciata un mese prima delle prossime elezioni. Tafanus